Dalla Gran Bretagna agli usa l'elenco dei camici bianchi contro le vaccinazioni è lungo
Dall'ordine dei medici di Milano di Milano arriva un chiaro segnale di fermezza contro le posizioni No Vax, con la radiazione del dottor Dario Miedico, che diventa così il secondo sanitario a subire la più pesante delle sanzioni disciplinari, dopo il medico di Treviso un mese fa. Tutto inizia nell'ottobre 2015, quando 153 medici di tutta Italia firmano una lettera aperta rivolta a Walter Ricciardi, presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, per rispondere in merito alle sue "prese di posizione pubbliche sul tema delle vaccinazioni pediatriche". Primo firmatario della lettera è Roberto Gava, cardiologo poi radiato dall'Ordine dei Medici di Treviso per le sue posizioni sui vaccini, che ha già fatto ricorso contro la decisione.
Tra i firmatari della lettera ci sono 17 medici appartenenti all'Ordine di Milano, e tra questi c'è proprio Dario Miedico: 76 anni, medico legale, è attivo da tempo nel Coordinamento del movimento per la libertà di vaccinazione (Comilva) e ha già annunciato un ricorso.
Intanto i bambini potranno essere iscritti lo stesso a scuola, se i genitori potranno certificare di avere già fatto richiesta di vaccinazioni, con una documentazione che dovrà essere consegnata tra la fine di luglio e la prima metà di settembre alle segreterie degli istituti. Una circolare del ministro dell'Istruzione Valeria Fedeli sta per essere inviata alle scuole con una norma transitoria per evitare disagi. I tempi per arrivare in regola alla prima campanella del prossimo anno scolastico comunque ci sono. Entro metà settembre dovrà essere consegnata alle segreterie scolastiche la documentazione aggiuntiva. Ma un'altra precisazione sulle nuove norme è arrivata dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Saranno le procure minorili a verificare se esistono le condizioni per intervenire nei confronti di genitori che non vaccinano i figli, e poi successivamente i tribunali minorili. Lorenzin in particolare ha fatto riferimento alla misura estrema della sospensione della patria potestà, spiegando appunto che non si tratta affatto di un provvedimento automatico.
Dal Regno Unito, dove si è registrato il primo caso, agli Usa all'Australia, sono diversi i medici nel mondo sospesi o radiati dall'albo o con procedimenti in corso per le loro posizioni antivacciniste, come successo in Italia già due volte, a Treviso e a Milano. Il primo caso, sicuramente il più famoso, è quello di Andrew Wakefield, il medico britannico che suggerì in uno studio, poi ritirato dalla rivista che lo pubblicò, il legame tra autismo e vaccino trivalente.
Wakefield è stato radiato dal Britain's General Medical Council il 24 maggio 2010, con la motivazione che lo studio, pubblicato da Lancet, era stato condotto su nove bambini senza l'approvazione del comitato etico dell'ospedale, con procedure invasive non necessarie e scegliendo solo soggetti che avrebbero confermato la sua ipotesi. A peggiorare la sua posizione fu anche la scoperta che pochi mesi prima di pubblicare il suo studio Wakefield aveva depositato il brevetto di un vaccino contro il morbillo di sua invenzione. "Il dr Wakefield - si legge nella 'sentenza' - ha avuto la richiesta chiara e obbligatoria di dimostrare che le informazioni contenute nell'articolo fossero vere e accurate, e ha fallito in questo compito".
Un caso molto simile riguarda Mark R. Geier, un genetista statunitense la cui licenza è stata revocata nel 2011. Oltre a propagandare tesi palesemente antivacciniste anche in diversi processi, Geier ha promosso pubblicamente una 'cura' da lui inventata per i presunti danni neurologici derivanti dai vaccini. E' sospeso e ancora sotto processo invece Ming Te Lin, un immunologo di Chicago accusato di aver somministrato ai pazienti, anche di pochi giorni di vita, invece dei vaccini tradizionali un intruglio a base di vodka e saliva di gatto di sua invenzione. Più a sud è invece appena iniziato il procedimento disciplinare contro Bob Sears, un pediatra californiano convinto antivaccinista, accusato di aver rilasciato esenzioni mediche dalle vaccinazioni con troppa facilità.
Anche le autorità in Australia hanno deciso recentemente di perseguire medici e infermiere contro i vaccini. Il primo procedimento è in corso contro Belinda Henkel, un'ostetrica che ha lanciato su Facebook diversi messaggi contro i vaccini. Tornando negli Usa, è singolare il caso di John Robb, uno specialista dell'Oregon. Robb, un veterinario, è sotto accusa per aver dimezzato le dosi di vaccini somministrate ad almeno 900 cani e gatti. A spingerlo, spiega il quotidiano locale Stamford Advocate, la convinzione che gli animali soffrano per l'eccessiva vaccinazione
Sono ormai abbastanza numerosi, anche fra i medici e gli odontoiatri, i casi in cui, al momento della morte del professionista, il diritto alla pensione a superstiti venga attribuito ad un suo nipote, anche in presenza di genitori viventi.
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