L’analisi della frazione di ossido nitrico esalato è in grado di individuare i soggetti con rinite allergica indipendentemente dalla presenza di asma.
La rinite allergica (AR) è una patologia molto comune presente in circa il 25% della popolazione mondiale e la sua prevalenza continua a crescere. I sintomi comprendono la rinorrea, starnuti, prurito e congestione nasale; possono essere stagionali o presenti tutto l’anno.
AR è spesso associata a sintomi allergici a livello oculare (congiuntivite), dermico (eczema) e delle basse vie aeree (asma). Recenti studi mostrano un’elevata prevalenza di AR in pazienti con asma e ciò sembra essere dovuto ad una sovrapposizione di meccanismi molecolari che operano nelle vie respiratorie in grado di promuovere l’influsso di eosinofili, la degranulazione delle mast cellule e l’upregolazione delle citochine legate alle cellule Th2 da parte dei linfociti.
L’ossido nitrico (NO) è prodotto principalmente dall’epitelio bronchiale e nasale e dalle cellule infiammatorie grazie all’enzima NO sintasi inducibile. Nei soggetti con AR, FENO nasale è scatenata soprattutto da allergeni presenti nell’aria come il polline, polvere, insetti o animali. La concentrazione di FENO nasale può essere misurata attraverso il flusso costante di inspirazione/espirazione grazie ad una mascherina nasale. La misurazione di FENO nelle vie respiratorie è uno strumento utile per guidare la diagnosi e la quota di corticosteroidi inalati nei pazienti asmatici ma il suo valore diagnostico nella AR non è mai stato valutato prima d’ora.
Lo studio si propone di determinare i valori soglia di FENO nasale in soggetti con AR o AR ed asma comparando i loro valori a quelli dei controlli sani, stabilendo una correlazione tra FENO nasale e le caratteristiche cliniche e funzionali in questi pazienti.
Lo studio cross sectional e descrittivo ha coinvolto diversi gruppi di soggetti: controllo (n=217), AR (n=168) e AR-asma (n=243). Il picco di flusso inspiratorio e quello espiratorio sono risultati più bassi nei soggetti AR e AR-asma rispetto ai soggetti controllo. Il gruppo di pazienti AR e AR-asma hanno mostrato anche livelli significativamente più alti di FENO nasale comparati ai valori dei volontari sani (1614±629 e 1686±614 ppb vs 582±161 ppb, rispettivamente). Il lavoro ha inoltre definito dei valori soglia di FENO nasale per la diagnosi di AR:
Nei soggetti con AR-asma, questi valori soglia sono più alti, soprattutto nei bambini (1458 ppb). I dati che emergono dal lavoro di Sy Duong-Quy et al. sono a supporto dell’utilizzo della misurazione FENO nasale per la diagnosi di AR nei soggetti con o senza asma.
Fonte:
Sy Duong-Quy et al. Study of nasal exhaled nitric oxide levels in diagnosis of allergic rhinitis in subjects with and without asthma. Journal of Asthma and Allergy 2017:10 75–82.
Ancona, intervento complesso per bloccare diastematomielia
Nel Passaporto del Guarito sono documentate terapie e interventi
Riguarda il 36% dei bambini tra 5 e 19 anni; tra le cause l'uso prolungato di tablet e smartphone
Agostiniani: “Un bambino nato in una regione con meno screening neonatali ha già un destino più fragile. Ed è inaccettabile che oggi, in Italia, la regione di nascita possa determinare l’accesso alla diagnosi precoce"
Messina: "L'acufene, o tinnito, momento dispercettivo del nostro sistema uditivo, secondo la Classificazione Statistica Internazionale delle Malattie e dei Problemi Sanitari Correlati (ICD 10, 1990) è una patologia di competenza otorinolaringoiatrica
Per la prima volta è stata somministrata in entrambe le orecchie, e ciò ha permesso ai bambini di determinare la posizione dalla quale provengono i suoni
Iervolino: Il Monaldi centro all’avanguardia per tumori del testa-collo e per la chirurgia della sordità
Il 1 marzo si riuniranno a Roma a Montecitorio rappresentanti delle istituzioni, medici specialisti, operatori sanitari, ricercatori, associazioni e imprese, per una lunga maratona promossa per diffondere in Italia il messaggio dell'Oms
Commenti