E' la proposta che arriva dai sindacati
Un anno di anticipo sull'età di uscita per ogni figlio. E' questa la richiesta di sconto, sulla pensione di vecchiaia per le donne, che arriva dai sindacati. Si tratterebbe quindi di rafforzare l'agevolazione che già c'è (quattro mesi fino a un massimo, totale, di dodici). Non solo, le confederazioni vorrebbero anche degli 'scivoli' legati ai cosiddetti 'periodi di cura' in cui la donna ha dovuto rinunciare al posto di lavoro o comunque ridurre l'orario, per assistere bambini o familiari con gravi problemi di salute.
"Abbiamo chiesto una valorizzazione contributiva e un anticipo sull'uscita per riequilibrare" la situazione, visto che le lavoratrici sono state "le più penalizzate" dallo 'scalone' sull'età, spiega il segretario confederale della Cgil, Roberto Ghiselli.
I sindacati non abbassano poi la guardia sul congelamento dell'automatismo che porterebbe a 67 anni l'età di pensionamento. Anche se, vista il calo dell'aspettata di vita nel 2015, il dato definitivo sul rialzo potrebbe essere più basso. Di conseguenza sarebbero minori anche i costi dell'operazione. Per ora per la riflessione sull'argomento sembra limitata a singole eccezioni (in base ai lavori ad esempio). Le questioni saranno al centro del tavolo del 27 luglio al ministero de Lavoro. Un incontro politico, che potrebbe essere preceduto da uno 'tecnico'. Tra i temi da affrontare ci sono anche la pensione di garanzia per i giovani, la rivalutazione piena degli assegni al costo della vita, la separazione delle spesa previdenziale da quella per l'assistenza.
Possono essere riscattati, in tutto o in parte, nella misura massima di cinque anni, anche non continuativi, i periodi successivi al 31 dicembre 1995 e precedenti al primo gennaio 2024
L’importo della trattenuta verrà prelevato in unica soluzione nei casi in cui il netto pensionistico corrisposto a luglio 2025, dopo l’effettuazione del prelievo, risulterà superiore al 50% del netto percepito nel mese precedente
Secondo l’ultimo Monitoraggio Inps, da gennaio a marzo 2025 sono stati liquidati 194.582 nuovi trattamenti pensionistici. Di questi, solo 54.094 sono pensioni anticipate (dato ancora provvisorio), con un assegno medio di 2.065 euro
L’Inps, con la circolare n. 22 del 23 gennaio 2025, ha fornito ulteriori chiarimenti per i casi in cui i periodi di contribuzione all’estero si collochino anteriormente al 1° gennaio 1996
La finalità del divieto è di garantire la massima efficienza e funzionalità operativa all'Ssn, evitando gli effetti negativi di un contemporaneo esercizio, da parte del medico dipendente, di attività professionale presso strutture accreditate
Le richieste puntano sull'adeguamento economico e sulla riorganizzazione del lavoro
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Nursing Up: "Mai così tante. In nessun ospedale agenti dopo le 24"
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