Ritrattati cento studi. Il Governo prepara pesanti sanzioni
Più di 400 ricercatori cinesi, autori di 107 studi ritrattati, sono risultati coinvolti frodi scientifiche, e ora saranno puniti dal governo di Pechino. Subiranno azioni disciplinari, perché con la loro cattiva condotta hanno danneggiato seriamente la reputazione scientifica del Paese. La vicenda è descritta sul sito della rivista Science. Alcuni di loro sono stati cacciati, almeno temporaneamente, dalle istituzioni collegate alle frodi, gli sono state annullate promozioni, onorificenze e borse di studio. I ministri del Governo hanno inoltre annunciato tolleranza zero e l'intenzione di estirpare le frodi nelle ricerche scientifiche.
La ritrattazione di massa è stata fatta lo scorso aprile per 107 studi, tutti pubblicati tra il 2012 e 2016 sulla stessa rivista, Tumor Biology.
Complessivamente, 80 studi hanno riportato i risultati di ricerche vere, mentre 9 erano false e 12 sono state acquistate interamente da terze parti dai presunti autori. Altri sei studi sono ancora oggetto di indagine. In tutto 521 tra universitari e medici sono stati collegati ai 107 studi incriminati, ma solo per 11 è stata smentita la cattiva condotta, mentre 24 sono stati messi sotto osservazione per insufficienza di prove. Degli altri, 102 sono stati ritenuti responsabili in via primaria di frode, e altri 70 in modo secondario, mentre 314 non hanno partecipato all'imbroglio, ma hanno delle responsabilità perché hanno accettato di apparire come co-autori senza essersi assicurati prima della correttezza dei propri colleghi.
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