Canali Minisiti ECM

In un uomo su 10 a 50 anni il cuore dimostra 10 anni di più

Cardiologia Redazione DottNet | 06/09/2017 14:39

Indagine Gb, così aumenta il rischio di infarti letali e ictus

A 50 anni un uomo su 10 ha un cuore che ne dimostra 60 di anni, con un maggior rischio di andare incontro ad attacchi di cuore e ictus fatali. E' quanto emerge da un'indagine condotta da Public Health England, agenzia del ministero della Salute inglese, condotta attraverso un test fatto per valutare la propria 'età cardiaca', l'Hearth Age Test.    La rilevazione è stata fatta su 1.2 milioni di persone, di cui 33.000 uomini di 50 anni. Grazie ai dati raccolti, lo studio ha calcolato che ogni mese 7.400 persone muoiono di infarto o ictus e circa l'80% di questi eventi, nelle persone sotto i 75 anni, potrebbero essere prevenuti.

Circa la metà delle persone che hanno risposto all'indagine ha detto di non conoscere la propria pressione. L'ipertensione spesso non produce sintomi e solo in Inghilterra 5,6 milioni di persone hanno la pressione alta senza saperlo. "Un dato molto preoccupante. Queste condizioni silenti possono portare ad attacchi cardiaci letali o ictus, se non trattati prima", commenta Mike Knapton, della British Heart Foundation. Con semplici cambiamenti, come una maggiore attività fisica o mettendo al bando il fumo, si può ridurre il rischio cardiovascolare. E' inoltre importante, ricorda l'agenzia, tenere sotto controllo la propria pressione, se si vuole vivere a lungo.

pubblicità

fonte: ansa
   

Commenti

I Correlati

L’iniziativa è nata da una collaborazione tra la Federazione Italiana Medici di Medicina Generale Milano, i medici dell’Heart Valve Center dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano e la Fondazione Alfieri per il Cuore

Maria Pia Hospital di Torino riferimento per la cardiochirurgia e per le procedure “bloodless”, che permettono un risparmio di sangue con vantaggi per il paziente Ad eseguire l’intervento è stata l’équipe guidata dal dott. Mauro Del Giglio

Allo studio sulla relazione tra malnutrizione e riabilitazione dopo un ictus il Premio Gianvincenzo Barba al Congresso Nazionale SINU

Lo rivela lo studio Rwe Exacos-Cv (EXACerbations and their OutcomeS - CardioVascular an observational cohort study using Italy Healthcare Claims Database), pubblicato sull''European Journal of Internal Medicine'

Ti potrebbero interessare

L’iniziativa è nata da una collaborazione tra la Federazione Italiana Medici di Medicina Generale Milano, i medici dell’Heart Valve Center dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano e la Fondazione Alfieri per il Cuore

Maria Pia Hospital di Torino riferimento per la cardiochirurgia e per le procedure “bloodless”, che permettono un risparmio di sangue con vantaggi per il paziente Ad eseguire l’intervento è stata l’équipe guidata dal dott. Mauro Del Giglio

Lo rivela lo studio Rwe Exacos-Cv (EXACerbations and their OutcomeS - CardioVascular an observational cohort study using Italy Healthcare Claims Database), pubblicato sull''European Journal of Internal Medicine'

Fimognari: “L’insufficienza respiratoria acuta deriva da numerose patologie scatenanti, a partire dallo scompenso cardiaco. È pertanto assai diffusa e porta tante persone ad accedere al PS in condizioni di gravità"

Ultime News

"Lo svolgimento dell'attività non deve arrecare pregiudizio al corretto e puntuale svolgimento dei propri compiti convenzionali"

Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista Plos Biology

Il paziente aveva viaggiato nei Caraibi, virus simile a Dengue,Zika

"Onorata della conferma dal ministro, dovrò rinunciare all’Ordine dei Medici"