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Vaccini: per il garante privacy sono sensibili i dati di Asl a scuole

Sanità pubblica Redazione DottNet | 27/10/2017 10:08

Regione Toscana: i casi sono da verificare. Ma serve una modifica del regolamento

Le comunicazioni delle Asl della Toscana alle scuole relative alla situazione vaccinale dei bambini e ragazzi sono "sensibili in quanto idonee a rivelare lo stato di salute dei minori, poiché tra i soggetti non in regola potrebbero ad esempio essere ricompresi minori rientranti nei casi di esonero, omissione o differimento connesse a situazioni di morbilità, pregresse o attuali, temporanee o permanenti".

E' quanto si legge nel parere del garante della privacy richiesto dalla Regione Toscana. Secondo il Garante i trattamenti relativi a questa procedura procedura possono essere autorizzati "purché i titolari provvedano, con atto di natura regolamentare, a identificare e rendere pubblici il tipo di dati e le operazioni che si intendono realizzare".

Ma per la Regione le Asl toscane "non hanno mai trasmesso alle scuole dati sullo stato di vaccinazione dei singoli e neppure segnalato casi di 'non regolarità'. Hanno invece segnalato casi 'da meglio verificare'". "Una casistica composita - spiega la Regione - che, oltre ai bambini non vaccinati, comprende anche soggetti non registrati o registrati erroneamente all'anagrafe vaccinale".

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Il garante valuta positivamente "la realizzazione di flussi informativi tra gli enti preposti che, adottando le misure più idonee, possono ridurre notevolmente i rischi per i diritti degli interessati", ma servono modifiche normative poichè i trattamenti relativi a questa procedura procedura possono essere autorizzati "purché i titolari provvedano, con atto di natura regolamentare, a identificare e rendere pubblici il tipo di dati e le operazioni che si intendono realizzare".

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