Al via in Usa test su 300 pazienti con lieve declino cognitivo
Un cerotto alla nicotina potrebbe divenire una cura semplice ed economica contro la perdita di memoria e di funzioni cognitive tipica delle demenze: dopo i risultati positivi di un primo test pilota durato sei mesi, il cerotto sarà testato in uno studio multicentrico di portata nazionale negli Usa, coordinato da Paul Newhouse della Vanderbilt University Medical Center (VUMC). Lo studio, dal nome 'Memory Improvement Through Nicotine Dosing' (MIND) coinvolgerà circa 300 individui con 'pre-demenza', ovvero che già manifestano dei deficit cognitivi e di memoria, i quali saranno visitati 12 volte nell'arco di due anni presso uno dei 29 centri partecipanti sparsi in tutti gli Usa.
Da tempo è noto il ruolo importante dei recettori neurali per la nicotina nella memoria, spiega Newhouse; di qui l'idea di testare un cerotto dermico come quelli che si usano per smettere di fumare su individui con ''pre-demenza'' una condizione di declino cognitivo detta lieve deficit cognitivo che spesso è l'anticamera dell'Alzheimer.
fonte: ansa
rivelarlo uno studio condotto da Minwoo Lee, dell'Hallym University Sacred Heart Hospital di Anyang, Corea del Sud
Studio, possibilità di prevenzione intervenendo sull'ipoacusia
La demenza e l’Alzheimer rappresentano una sfida crescente per le famiglie e per la società. Da questa consapevolezza nasce Teseo– Una comunità che cura, un progetto attivo costruire una rete di sostegno efficace e concreta
Il Presidente AIFA, Robert Nisticò: “Con Interceptor passo avanti importante verso terapie sempre più mirate ed efficaci”
Via libera da Aifa, riduce i sintomi intestinali senza l'uso di steroidi
Lo studio sperimentale di fase III è stata la più ampia sperimentazione sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF) ad oggi mai condotta, in corso presso circa 400 centri e in oltre 30 Paesi
Lo rivela la prima analisi globale sull'argomento pubblicata sulla rivista The Lancet e condotta dal Global Research on Antimicrobial Resistance (Gram) Project
La dose giornaliera del farmaco contro il diabete ha preservato la cognizione e ritardato il declino di alcuni tessuti
Commenti