Le carte del rischio per l'Alzheimer sono presentate in un lavoro pubblicato sul CMAJ (Canadian Medical Association Journal)
Sviluppate le carte del rischio per l'Alzheimer; simili alle curve di crescita usate in pediatria, le carte misurano il ''quoziente cognitivo'' (ovvero tutte le capacità cognitive, quali memoria, apprendimento, ragionamento etc) di un individuo e la sua variazione nel tempo, individuando persone che si discostano in maniera anomala dal quoziente cognitivo che ci si aspetterebbe per loro in base alla loro età, sesso e livello di istruzione. Le carte del rischio per l'Alzheimer sono presentate in un lavoro pubblicato sul CMAJ (Canadian Medical Association Journal) e potrebbero un giorno essere utilizzate dal medico di base per valutare nel tempo i propri pazienti e allertarsi quando le carte indicano un sospetto declino cognitivo importante.
La ricerca è stata condotta da Robert Laforce della Université Laval e CHU de Québec-Université Laval in Canada. Le carte del rischio funzionano come le curve di crescita che individuano dei valori medi di crescita (di peso, altezza e circonferenza cranica) del bambino a ogni età, in modo da individuare subito un bimbo che abbia problemi di crescita, in quanto l'andamento del suo sviluppo si discosta da quello corretto indicato sulle curve. Parimenti, le carte del rischio di Alzheimer danno una visione di quello che è il quoziente cognitivo stratificato per età, sesso e livello di istruzione individuali. Questo significa che se un individuo di una certa età e con un dato livello di istruzione ha un quoziente cognitivo più basso rispetto a quanto ci si aspetta in media, si può supporre per lui un rischio di Alzheimer e sarà utile monitorare nel tempo il suo quoziente cognitivo e indirizzarlo, se necessario, verso cure specifiche.
fonte: CMAJ
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