Studio italiano: mai darlo la sera ed evitare i picchi
Quando si devono prendere i farmaci al cortisone tutti i giorni, l'ora in cui si assumono è molto importante per limitare gli effetti collaterali. Lo ha scoperto uno studio italiano, dell'università Sapienza di Roma e della Federico II di Napoli, pubblicato sulla rivista Lancet Diabetes and Endocrinology. Lo studio, che ha coinvolto oltre 110 individui affetti da insufficienza surrenalica, ha dimostrato che cambiando il "timing" della somministrazione di cortisonici, grazie ad una formulazione più rispettosa della cronobiologia della secrezione dell'ormone cortisolo, migliorano il peso corporeo, il metabolismo degli zuccheri, il numero di infezioni virali e la qualità di vita dei pazienti. Oltre che per chi soffre dell'insufficienza, sottolineano gli autori, i risultati sono importanti per tutti coloro che prendono cortisonici tutti i giorni, come alcuni pazienti oncologici o chi ha una bronchite cronica.
"Ogni cellula del nostro organismo dispone di un proprio orologio interno che ha un periodo di circa 23-25 ore - spiega Andrea Lenzi, l'autore principale - ma serve qualcosa che sincronizzi tutti questi milioni di orologi fornendo un orario unico. Ebbene i cortisonici sono uno dei principali meccanismi di sincronizzazione dell'organismo in base al ciclo sonno-veglia e luce-ombra. Se noi li somministriamo all'orario sbagliato è come se inducessimo una specie di jet-lag nelle nostre cellule. Sicuramente è necessario individualizzare il trattamento e coordinarlo con lo stile e abitudini della persona che abbiamo davanti, ma in linea di principio possiamo dire che i cortisonici non vanno assunti la sera. Soprattutto non dobbiamo creare picchi multipli di cortisolo circolante durante la giornata".
fonte: lancet diabetes
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