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Omega-3: non svolgono alcuna azione protettiva per il cuore

Cardiologia Redazione DottNet | 01/02/2018 18:45

Studio smentisce l'azione preventiva sul rischio cardiovascolare

Dietro front: gli integratori di grassi omega 3 (quelli ad esempio abbondanti nel pesce grasso come il salmone) non hanno alcuna funzione protettiva per il cuore come sembravano suggerire alcune ricerche passate: la loro assunzione non riduce nĆ© il rischio di morte per eventi cardiovascolari, nĆ© il rischio di andare incontro a uno di questi eventi (anche se dall'esito non fatale).    ƈ la sentenza che giunge da un'ampia revisione (meta-analisi) di studi precedentemente pubblicati sull'argomento. La meta-analisi, apparsa sulla rivista JAMA Cardiology, esclude quindi un effetto protettivo per queste sostanze e conclude che non vi sono dati a supporto dell'utilitĆ  di assumere tali integratori per il cuore.    Lo studio ĆØ stato condotto da Robert Clarke, epidemiologo presso la University of Oxford.  

L'analisi ha considerato un totale di 77.917 persone con problemi cardiovascolari o ad alto rischio di soffrirne, il 61 per cento maschi, di etĆ  media 64 anni. Gli studi analizzati sono durati in media 4,4 anni e la dose di omega-3 considerata in ciascun lavoro va da un minimo di 226 a un massimo di 1.800 milligrammi al giorno.    In nessun modo i dati di questi studi riesaminati lasciano intravedere la possibilitĆ  di ridurre il rischio di eventi cardiovascolari come l'infarto o di ridurre il rischio di morte per essi assumendo omega-3.    L'associazione statunitense 'American Heart Association', fa notare Clarke, raccomanda l'uso di integratori di omega-3 a pazienti con malattia delle coronarie ma alla luce di questa analisi non vi sono dati a supporto di questa raccomandazione, conclude.

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fonte:  JAMA Cardiology

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