Studio inglese su patologie croniche e fibrillazione atriale
Gli over65 che prendono anticoagulanti e che soffrono di malattie renali croniche possono veder aumentato il rischio di ictus. E' quanto emerge da uno studio condotto dallo University College di Londra e dall'Università del Surrey che è stato pubblicato sul British medical journal. La ricerca ha coinvolto 4848 persone con più di 65 anni con malattia renale cronica e fibrillazione atriale. Metà del campione stava seguendo un trattamento con anticoagulanti.
I partecipanti che assumevano questi farmaci hanno avuto 2,6 volte di più la probabilità di avere un ictus e 2,4 volte in più il rischio di emorragia rispetto a quelli non trattati.
fonte: ansa
Pubblicata in Gazzetta Ufficiale l’approvazione AIFA che segna un cambio di paradigma nella cura di una neoplasia rara e aggressiva e con poche alternative terapeutiche
L'inchiesta di Altroconsumo smonta il marketing che lega caldo e carenze minerali: il sudore in genere non causa perdite significative di magnesio e potassio e le carenze legate alla dieta sono improbabili
I pazienti affetti da nmHSPC con BCR ad alto rischio possono essere trattati con enzalutamide di Astellas in associazione o meno a una terapia con analoghi dell’ormone di rilascio delle gonadotropine (GnRH)
Per colite ulcerosa, sclerosi multipla e fibrosi cistica
Via libera da Aifa, riduce i sintomi intestinali senza l'uso di steroidi
Lo studio sperimentale di fase III è stata la più ampia sperimentazione sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF) ad oggi mai condotta, in corso presso circa 400 centri e in oltre 30 Paesi
Lo rivela la prima analisi globale sull'argomento pubblicata sulla rivista The Lancet e condotta dal Global Research on Antimicrobial Resistance (Gram) Project
La dose giornaliera del farmaco contro il diabete ha preservato la cognizione e ritardato il declino di alcuni tessuti
Commenti