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Federfarma, gravi carenze di farmaci in diverse regioni

Farmaci Redazione DottNet | 20/02/2018 19:35

"Situazione drammatica su tutto il territorio nazionale"

Farmaci destinati all'Italia che invece vengono esportati in Paesi dove il prezzo è più alto, oppure che escono di produzione perché fanno guadagnare poco o che subiscono degli stop per problemi produttivi. Sono molte le cause delle carenze di medicinali che periodicamente si verificano nelle farmacie, un fenomeno che secondo Federfarma nelle ultime settimane ha raggiunto un picco. "Ci sono alcuni farmaci per malattie gravi di cui c'è una carenza importante - spiega Andrea Cicconetti del consiglio nazionale delle Regioni di Federfarma -. Da 5-6 anni ad esempio abbiamo difficoltà nel trovare un cerotto per la terapia del Parkinson, c'è un antiepilettico molto usato dai pazienti che si trova a singhiozzo. Quest'inverno facevamo fatica a reperire un anticoagulante importantissimo".

Una delle situazioni più pesanti riguarda il Veneto, dove nelle ultime due settimane le farmacie hanno inviato alla Regione circa 300 segnalazioni, aumentando notevolmente la media di 1.000 casi annui registrata fino al 2016. "La situazione è drammatica - afferma Marco Bacchini, presidente di Federfarma Verona e componente del Consiglio di Presidenza - su tutto il territorio nazionale. Sono 4 anni che segnaliamo all'Aifa, attraverso le Regioni, questa situazione senza vedere nessun miglioramento. In questo momento - aggiunge Bacchini - sappiamo che i Nas stanno controllando le farmacie per vedere se fanno le segnalazioni e mi risulta che sono stati fatti verbali per delle mancanze". Sul sito dell'Aifa è presente l'elenco delle carenze, un documento di circa 80 pagine con 1.500 farmaci, anche se spesso sono presenti più formulazioni per lo stesso principio attivo. Ne fanno parte diversi vaccini, da quello per il meningococco B all'antitetanico, ma anche antibiotici, alcune statine e altri principi attivi molto diffusi.

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"E' un fenomeno noto che è anche difficile da monitorare in maniera organica - spiega Cicconetti -. Magari un farmaco manca in una regione, mentre in un'altra c'è, oppure una medicina che era introvabile diventa invece 'abbondante' perché esce il generico. Noi farmacisti e l'Aifa ci siamo impegnati molto su questo fronte, ma finché ci saranno Paesi europei dove i prezzi sono molto più alti ci saranno esportatori che preferiranno vendere lì, non c'è molto che si possa fare. I maggiori esportatori sono Grecia e Italia, dove i prezzi sono più bassi, mentre ad acquistare sono soprattutto i paesi del nord Europa, Germania e Olanda in primis".

Tra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio, segnala ancora Federfarma, gli Ordini di Trieste, Gorizia e Udine hanno segnalato la scarsità di rifornimenti, e in Sardegna, infine, nei giorni scorsi c'è stata una emergenza su alcuni farmaci salvavita nata da problemi burocratici. Ai pazienti che non trovano il medicinale di cui hanno bisogno non resta che il 'pellegrinaggio' tra le farmacie, anche se non sempre si riesce a reperire, o il cambiamento di terapia con qualche altra molecola, quando è possibile.

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