Altroconsumo ricorda le regole per la richiesta del diritto di chiamata
Il pagamento di un importo extra per il servizio notturno non va giù ai clienti. Si tratta, nello specifico, di una sorta di diritto di chiamata che va ai farmacisti quale compenso per svolgere a favore della collettività il servizio notturno. In accordo con quanto riportato dall’Associazione Altroconsumo, il diritto addizionale è pari a 7,50 euro per le farmacie di città, ed a 10 euro per le farmacie rurali sussidiate, ovverosia per quelle che si trovano in località con una popolazione inferiore ai 3 mila abitanti.
L’Associazione dei Consumatori, inoltre, precisa che il diritto addizionale può essere applicato solo quando la farmacia opera a ‘battenti chiusi‘, ovverosia quando interagisce con la clientela attraverso uno sportello oppure a chiamata, ovverosia sempre a battenti chiusi ma con reperibilità del farmacista solo dopo un contatto telefonico.
Diritto addizionale servizio notturno solo per i farmaci urgenti
Inoltre, il compenso aggiuntivo per il servizio notturno scatta solo se i farmaci richiesti dal cliente non sono urgenti. Questo accade quando sulla ricetta della guardia medica o del pronto soccorso c’è specificata l’urgenza, ed in tal caso non si paga il diritto addizionale, altrimenti il pagamento o meno del compenso può comunque essere a discrezione del farmacista.
Ad esempio, riporta altresì Altroconsumo, se di notte si acquista in farmacia un ciuccio o del paracetamolo, allora il compenso addizionale da inserire nello scontrino sarà inevitabile, mentre se viene richiesta la pillola del giorno dopo, allora il farmacista potrebbe in ogni caso non applicare il diritto addizionale proprio in relazione all’urgenza legata all’assunzione del farmaco.
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