Il piccolo paziente aveva una grave otite: era stato curato con medicinali omeopatici fino alla sua morte per ascesso cerebrale
Per la Cassazione la misura cautelare della sospensione dalla professione è un provvedimento adeguato per il medico che si ostina a curare un piccolo paziente affetto da otite con medicinali omeopatici fino alla sua morte per ascesso cerebrale. Nella sentenza numero 27420/2018, i giudici di legittimità hanno infatti confermato la decisione di applicare tale misura, presa dal GIP di Ancona e poi confermata dal Tribunale della libertà per evitare il pericolo di reiterazione del reato da parte di un sanitario accusato di omicidio colposo per aver posto in essere la predetta condotta.
Violazione dei protocolli medici
Il medico, in particolare, aveva fatto ricorso a diagnosi telefoniche senza visitare il bambino, non aveva prescritto la terapia antibiotica neanche dopo averlo visitato e si era ostinato a somministrargli medicinali omeopatici secondo uno schema che, per i giudici del Tribunale, aveva rivelato la sua convinzione che la terapia omeopatica fosse superiore rispetto a quella tradizionale con antibiotici. In tal modo erano state violate le indicazioni dei protocolli medici, in forza dei quali dopo cinque giorni da quando sia constatata l'inefficacia della terapia omeopatica bisogna passare a quella tradizionale.
Nel caso di specie, oltretutto, il medico aveva tentato di occultare degli elementi in grado di fare chiarezza sulla vicenda, dimostrando di non aver sottoposto il proprio operato ad alcun vaglio critico idoneo a far ritenere che la condotta tenuta non sarebbe stata reiterata in futuro. La Corte di cassazione ha quindi confermato la misura cautelare della sospensione dall'esercizio della professione, precisando che "anche in materia di colpa professionale è possibile una prognosi di reiterazione dei comportamenti in relazione alle caratteristiche della struttura in cui il professionista opera e al comportamento da questi tenuto nel caso oggetto di giudizio".
Fonte: studiocataldi
Rafforzate le cure palliative e introdotti poteri di commissariamento per le Regioni inadempienti. Escluse dal Ssn le procedure attuative del fine vita, previsto un Comitato nazionale
Cartabellotta: "Le segnalazioni sulla difficoltà di accesso al PLS arrivano oggi da tutte le Regioni, evidenziando criticità ricorrenti: complessità burocratiche, carenza di risposte da parte delle ASL, troppi assistiti"
"L’Associazione ribadisce inoltre la richiesta di aprire l’accesso ai piani terapeutici anche ai medici liberi professionisti, in nome della giustizia, dell’efficienza del sistema sanitario e della salute dei cittadini"
"Inaccettabile la posizione di Federfarma che ha confermato la proposta di un aumento salariale complessivo di soli 120 euro per i prossimi tre anni"
In tema di truffa contrattuale, il silenzio può essere sussunto nella nozione di raggiro quando non si risolve in un semplice silenzio-inerzia, ma si sostanzia, in rapporto alle concrete circostanze del caso, in un "silenzio espressivo"
Impiegati a San Marino. Anelli: "sentenza dopo quella della Consulta"
Il Presidente Baldini: “Rigettato tentativo di spostare giudizio su Corte dei Conti”
La medicina difensiva nel nostro Paese è al secondo posto tra le concause per la fuga all’estero, senza dimenticare gli enormi oneri economici che comporta
Commenti