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I sindacati al ministro Bongiorno: più assunzioni in sanità

Sanità pubblica Redazione DottNet | 27/07/2018 19:37

Urgente “modificare la norma che blocca la spesa assunzionale nel Ssn fino al 2020 ad un rapporto che non può superare l’1,4% di spesa rispetto a quella del 2004"

"Sbloccare subito la spesa per nuove assunzioni nella sanità": la ministra della Pubblica Amministrazione, Giulia Bongiorno riceve dalla Cgil un input ben preciso. E non è tutto: "Quattro priorità emergenziali da affrontare immediatamente: la stabilizzazione dei precari, il varo di un piano straordinario per l'occupazione nella P.A che vada oltre lo sblocco del turnover, il rinnovo del prossimo triennio contrattuale 2019/2021 e un investimento concreto sulla formazione del personale". Rilancia così la Cgil al tavolo con la ministra Bongiorno. In particolare, riguardo alle assunzioni, il sindacato avverte: "lo sblocco del turnover, insieme al piano di stabilizzazione dei precari, non è in grado di garantire il livello dei servizi offerti ai cittadini. Nei prossimi cinque anni abbiamo valutato che senza interventi il livello di servizi ai cittadini calerà, senza interventi sul fronte occupazione, di oltre il 30%".

Sul turnover secondo la Cgil c'è "l'urgenza" di superare i limiti relativi al tetto al salario accessorio. Il sindacato ha poi fatto richieste specifiche sulla sanità, avanzando l'urgenza "di modificare la norma che blocca la spesa assunzionale fino al 2020" ad un limite rapportato alla spesa del 2014. E lamenta: "con il sistema sanitario al collasso questa norma rappresenta una follia da superare". Quanto ai contratti, oltre allo stanziamento di risorse per i prossimo triennio, la Cgil ha sottolineato che "va completato l'iter relativo al sistema di classificazione del personale e all'ordinamento professionale". Cosa che, fa notare, comporta "costi di natura contrattuale da contemplare in sede di legge di Bilancio". All'incontro, tuttora in corso, per il sindacato di Corso d'Italia sono presenti il segretario confederale, Franco Martini, e la segretaria generale della Funzione pubblica, Serena Sorrentino.

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"Spingerò". Sarebbe questa la parola chiave utilizzata dalla ministra della P.A, Giulia Bongiorno, di fronte alle richieste dei sindacati per l'apertura di una nuova stagione contrattuale, che non potrà prescindere dallo stanziamento di risorse in manovra. Secondo quanto riferiscono fonti presenti all'incontro, il primo, tra Bongiorno e le diverse sigle, c'è quindi l'intenzione, da parte della ministra, a rinnovare i contratti del pubblico impiego per il triennio che parte già dal prossimo anno. Quanto alla dirigenza, Bongiorno avrebbe confermato "interventi specifici" per correggere il tiro su diversi aspetti, a cominciare dalla valutazione. Avrebbe anche ribadito che la sua volontà non è quella di firmare "una riforma epocale", anche se ciò non significa stare fermi. Anzi, avrebbe assicurato che leggi e decreti sul fronte P.A non mancheranno. La ministra avrebbe poi parlato di "un'eredità pesante", di "zavorre ai piedi", esprimendo determinazione nel volere "correre". Il suo impegno sarebbe "massimo", disponibile ad "ascoltare i sindacati", a cui avrebbe anche chiesto "l'invio di documenti e suggerimenti".

La ministra della P.A, Giulia Bongiorno, confermerebbe, inoltre, la volontà di ricorrere a controlli biometrici per chi non adempie al proprio lavoro, contro quindi i cosiddetti 'furbetti del cartellino' ma giudicherebbe altrettanto necessario "premiare chi invece lavora bene". Intenzione che sarebbe emersa nel corso dell'incontro con i sindacati, secondo quanto riferiscono fonti presenti al tavolo.

"Abbiamo chiesto di approntare un calendario per affrontare tutte le tematiche che riguardano il pubblico impiego e la P.A", incalza il segretario confederale della Uil, Antonio Foccillo, in occasione del tavolo con la ministra della Pubblica Amministrazione, Giulia Bongiorno. "Un primo momento di confronto", ha spiegato il sindacalista, che è servito per mettere in evidenza le priorità del settore. Foccillo ha, infatti, chiesto "risposte immediata sulla "necessità di concludere la fase dei contratti precedenti e l'avvio della commissione paritetica per le nuove professionalità. Risulta poi fondamentale - ha rimarcato - avviare già dal prossimo primo di gennaio i contratti 2019- 2021". Secondo la Uil resta inoltre "urgente affrontare le questioni strategiche: come investire nelle Pubbliche Amministrazioni, inserire nuova occupazione, a partire dalle stabilizzazioni dei precari, favorire la valorizzazione professionale dei dipendenti e innovare i percorsi di informatizzazione".

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