Ema, lavorerà anche per limitare l'effetto Brexit
Al via una task force europea che nei prossimi due anni lavorerà per prevenire, identificare e comunicare al meglio i problemi legati alla disponibilità di farmaci, in modo da garantire una fornitura continua in tutta l'Unione Europea di medicinali per uso umano e veterinario: a metterla in campo è l'Agenzia europea dei farmaci (Ema), insieme a ai direttori delle agenzie dei farmaci, rappresentanti della Commissione europea, autorità nazionali e altri partner europei. Cinque le priorità su cui sarà chiamata a lavorare: ridurre le interruzioni ed evitare le carenze, favorendo l'approvazione e vendita di farmaci con gli strumenti regolatori esistenti, anche con tempi più rapidi; sviluppo di linee guida per le aziende su come segnalare le carenze; incoraggiare le migliori pratiche nelle industrie per prevenire le carenze; migliorare la condivisione di informazioni tra le autorità regolatorie europee per coordinare interventi nell'Ue e migliorare la comunicazione sui problemi di fornitura ai cittadini europei.
I dati Pharma Data Factory (PDF): nel primo trimestre del 2024 questi indicatori diventano rispettivamente 455,4 milioni di confezioni e 4,6 miliardi di euro
Terapia sperimentata su 6 casi difficili da team italo-tedesco
"Nuovo Jak inibitore riduce sintomi splenomegalia e migliora anemia". Rosati (Gsk): "Nuovo Jak inibitore già usato in 230 italiani"
Si tratta della prima terapia a base di CAR-T mirata all’antigene di maturazione delle cellule B (BCMA) approvata dalla Commissione europea per il trattamento di pazienti con mieloma multiplo recidivato e refrattario che abbiano ricevuto almeno una l
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Studio sui topi, migliore risposta immunitaria
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Immunoterapia più chemioterapia raddoppia il tasso a lungo termine
I consigli degli ortopedici della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia, SIOT e della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia Pediatrica, SITOP
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Rossi: “È impossibile far rientrare in un codice una patologia specifica e spesso è multifattoriale. Questa è una assurdità che va condannata ed evitata con ogni mezzo”. Cimo-Fesmed: “Auspichiamo più interventi strutturali”
Leccese: “Il sintomo più tipico della spondiloartrite assiale è la lombalgia più comunemente nota come mal di schiena”
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