La procedura complessa è stata attuata in emergenza: apre possibilità importanti nei trapianti d'organo
Eseguita una donazione d'organi a cuore fermo al policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena, procedura complessa che è stata attuata in emergenza e che, in queste condizioni, apre possibilità importanti nei trapianti d'organo. Per realizzare questo intervento sono stati coinvolti oltre 30 professionisti di più reparti: pronto soccorso, rianimazione, sala operatoria, cardiochirurgia, chirurgia dei trapianti e coordinamento donazione. Questa donazione, spiega l'ufficio stampa dell'Azienda universitaria ospedaliera di Siena, è molto più complessa rispetto alle consuete donazioni d'organo perché richiede l'intervento di più figure professionali ed è effettuata in emergenza, in una vera e propria corsa contro il tempo. Nello specifico è accaduto che una paziente è arrivata al pronto soccorso in arresto cardiaco e non si è più ripresa.
Grazie ai familiari della donna, è stato avviato l'iter per la donazione d'organi e tessuti a cuore fermo.
Questa nuova procedura, già in atto in alcuni ospedali italiani ed esteri, apre prospettive importanti nel campo dei trapianti. "Ringrazio il 118 per la grande collaborazione e tutti i professionisti dell'ospedale che hanno lavorato con dedizione e abnegazione - commenta Valtere Giovannini, direttore generale Aou Senese - Ininterrottamente giorno e notte, per raggiungere questo importante risultato che permetterà di salvare delle vite e ci consente, d'ora in poi, di offrire maggiori opportunità terapeutiche ai nostri pazienti. Un pensiero speciale e un abbraccio alla famiglia della signora, per la straordinaria generosità dimostrata in un momento di profondo dolore". Il primo trapianto di rene, grazie agli organi donati, è in corso all'ospedale di Siena ed è eseguito dall'équipe coordinata dal dottor Andrea Collini, dell'UOC Chirurgia dei Trapianti di Rene, diretta da Mario Carmellini.
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