Secernono tossine che attaccano il sistema immunitario, presto nuove cure che eviteranno gli antibiotici
Le infezioni intestinali da Bacillus cereus, un comune batterio che contamina i cibi, sono dovute alle tossine che secerne e che attaccano il nostro sistema immunitario. Ad individuare in meccanismo d'azione, che scatena vomito e diarrea, i ricercatori studiosi dell'Australian National University di Canberra. La scoperta consentirà di mettere a punto nuove terapie per evitare il ricorso agli antibiotici. "Abbiamo trovato come questo batterio interagisce con il nostro sistema immunitario", scrive il responsabile dello studio, Anukriti Mathur su Nature Microbiology.
"Sapevamo che delle tossine attaccano le cellule, facendo scattare una reazione immunitaria ma ora sappiamo come questo avviene", scrive Mathur.
"Potremo salvare tali pazienti indebolendo la tossina, o in caso di sepsi attenuare le risposte infiammatorie. Avremo anche nuove opzioni farmaceutiche per dare maggiore sostegno alle terapie antibiotiche, specie in un quadro generale di crescente resistenza agli antibiotici". Il Bacillus cereus si può trovare in verdure, carne, pesce, riso e pasta e si moltiplica se i cibi sono conservati alle temperature sbagliate. La ricerca indica che il batterio ha "una capacità notevole di secernere tossine" nel cibo contaminato, che attaccano le cellule nell'organismo e causano vomito e diarrea. La prevenzione, comunque, rimane sempre migliore delle cure, sottolinea lo studioso.
"E' importante lavarsi bene le mani e preparare i cibi secondo le linee guida di sicurezza. Sempre cuocere o riscaldare gli alimenti in modo appropriato. I batteri possono essere già presenti e cominciare a secernere tossine nel cibo. Riscaldare gli avanzi in modo appropriato distruggerà la maggior parte dei batteri e le loro tossine".
Fonte: Nature Microbiology
Dal 2013 15 mila casi, preoccupazione per fascia 20-40 anni
Fimmg e Metis lanciano una infografica per supportare i medici di medicina generale. Di Rosa: proteggere i soggetti più vulnerabili. Triassi e Simonetti: Colpevole e grave il depotenziamento dei Dipartimenti di prevenzione
La direttrice per la Scienza e la Salute: "Colpisce gli infettati da epatite B aumentando da 2 a 6 volte il rischio di tumore del fegato"
Rossi: "Per affrontare la sfida con efficacia, Simg è pronta a potenziare la propria rete di sorveglianza avvalendosi dell'esperienza maturata con RespiVirNet, il sistema di monitoraggio dell'influenza"
Commissario straordinario, armonizzare azioni nei territori
Le indicazioni per la prossima campagna ricalcheranno quelle dello scorso autunno, quindi l'anti-Covid sarà "raccomandato" a persone di età pari o superiore a 60 anni. Dalla Florida sconsigliano i vaccini mRna
Lo rivela una ricerca sul New England Journal of Medicine
Nello spot di Italia Longeva il rapporto speciale tra nonno e nipote per sensibilizzare sulla importanza della prevenzione vaccinale per difendersi dalle malattie più temibili nella terza età
dottnet.title.comments