Esistono differenze nelle caratteristiche genomiche quali mutazioni, espressione genica e instabilità cromosomica
Effettuato il primo sequenziamento genetico al mondo di lesioni polmonari precancerose, che potrebbe aprire la strada a una diagnosi precoce e a nuovi trattamenti contro questo aggressivo carcinoma. A riportarlo uno studio condotto dai ricercatori dell' Ucl pubblicato su 'Nature Medicine'. Prima che si sviluppi il tumore del polmone, le lesioni precancerose già si trovano a livello delle vie aeree, ma solo la metà di queste diventerà effettivamente neoplasia, mentre altre spariranno o rimarranno benigne. Sotto il semplice microscopio, le lesioni possono sembrare uguali, ed è difficile decidere se e quali trattare. In questo studio, i ricercatori hanno scoperto per la prima volta le differenze tra le lesioni che diventeranno invasive e quelle innocue, portando a prevedere con precisione quali diventeranno cancerose: studiando le biopsie di lesioni polmonari preinvasive di pazienti che erano stati visitati all' università americana, hanno condotto test tra cui profili di espressione genica, profili di metilazione e sequenziamento del Dna di tutto il genoma su 129 campioni provenienti da 85 pazienti. In media, i pazienti sono stati seguiti per 5 anni dopo la biopsia, per vedere quali avessero sviluppato un carcinoma polmonare a cellule squamose, uno dei due sottotipi più comuni di cancro ai polmoni.
Il team di ricerca ha identificato differenze nelle caratteristiche genomiche quali mutazioni, espressione genica e instabilità cromosomica, trovando abbastanza differenze da prevedere con una precisione quasi perfetta che le lesioni si sarebbero trasformate in cancro. Analizzando quindi il profilo molecolare della lesione, i ricercatori sono convinti che i medici potranno decidere se offrire o meno un intervento chirurgico al paziente in una fase molto più precoce della malattia di quanto sia attualmente possibile, salvando al contempo altri con lesioni benigne da interventi chirurgici non necessari. Le lesioni precancerose sono rilevate mediante broncoscopia, un test minimamente invasivo che viene spesso eseguito su persone con tosse cronica o con una storia di cancro ai polmoni. Lo studio potrebbe anche aiutare a portare a nuovi trattamenti. Alcuni dei geni che sono espressi in modo diverso nelle lesioni che diventeranno cancerose sono infatti stati precedentemente identificati come potenziali fattori scatenanti del cancro del polmone. "Stiamo continuando la nostra ricerca per capire ulteriormente come questi geni guidano la progressione del cancro e per vedere quali potrebbero essere presi di mira da nuovi trattamenti farmacologici", spiega il co-autore Vitor Teixeira (UCL Division of Medicine).
fonte: nature medicine
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