
Esaminati i dati di circa 10mila pazienti che soffrivano di epatite C cronica seguiti in media per circa tre anni
Il trattamento con i 'superfarmaci' contro l'epatite C in chi ha la forma cronica della malattia riduce il rischio di tumori di oltre il 30%, e quello di morte prematura del 52% rispetto ai pazienti che non li assumono. Lo afferma uno studio pubblicato dalla rivista Lancet, il primo a verificare sul campo gli effetti delle nuove terapie, introdotte da pochi anni, i cui risultati confermano la raccomandazione di offrire la terapia a tutti i malati. I ricercatori della Sorbona di Parigi hanno analizzato i dati di circa 10mila pazienti che soffrivano di epatite C cronica seguiti in media per circa tre anni, di cui tre quarti trattati con i nuovi farmaci. Anche in un sottogruppo di circa tremila persone con cirrosi, affermano gli autori, si sono visti gli stessi effetti positivi.
"Esaminare una coorte così grande ha dato l'opportunità di valutare gli effetti a lungo termine della terapia - spiega Fabrice Carrat, uno degli autori -.
fonte: lancet
I risultati dello studio hanno dimostrato chiaramente che il trattamento con indometacina era associato a un significativo miglioramento dei sintomi e dei livelli di saturazione dell'ossigeno
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