Mini-sensore aiuta a trovare anche un antibiotico più efficace
Solo 2,5 minuti: tanto ci mette a dare il risultato il nuovo test per diagnosticare rapidamente la sepsi. A svilupparlo, e provarlo finora in laboratorio, sono stati i ricercatori dell'università scozzese di Strathclyde, il cui studio è pubblicato sul Biosensors and Bioelectronics journal. Questo nuove esame si serve di un mini-sensore che rileva se una delle proteine-marcatrici della sepsi - l'interleuchina-6, è presente nel sangue. "Il test che immaginiamo potrebbe essere fatto al letto del paziente, con medici o infermieri che possono rilevare da soli i livelli di questo biomarcatore", spiega Damion Corrigan, uno dei ricercatori. L'idea è di poterlo impiantare e usare nei malati ricoverati nelle unità di cura intensiva. Questo mini elettrodo può sia rilevare la sepsi che diagnosticare il tipo di infezione e l'antibiotico più efficace.
Diagnosticare la sepsi può infatti essere molto complesso e da tempo si cerca di capire cosa inneschi questa reazione, che a volte può partire da un problema banale, come il taglio a un dito o un'infezione urinaria, ma che se non trattato può portare ad una catena di reazioni, dallo shock fino a scompensi negli organi e in alcuni casi la morte.
fonte: Biosensors and Bioelectronics journal
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