Somministrazione continua invece che multiple e brevi
Una semplice modifica nella maniera in cui vengono somministrati antibiotici ai pazienti colpiti da sepsi potenzialmente letale potrà salvare migliaia di vite. Ricercatori dell'University of Queensland e del George Institute for Global Health hanno scoperto che la somministrazione endovenosa continua di antibiotici cura infezioni in proporzione maggiore di multiple infusioni brevi, come è stata la pratica standard per decenni. Il direttore scientifico dell'Istituto Jason Roberts scrive sul sito dell'Università che il semplice cambiamento di somministrazione è molto significativo, dato che può essere applicato facilmente e in breve tempo in ospedali di tutto il mondo, anche nelle aree rurali e nei paesi in via di sviluppo.
Invece dell'iniezione: allergologi, tanti vantaggi per pazienti
Presidente Forum Società Scientifiche: "Troppi 499 giorni"
Il trattamento con guselkumab somministrato per via sottocutanea permette di ottenere una remissione clinica - 36,7 per cento dei pazienti - ed endoscopica - 25,9 per cento
Via libera alla rimborsabilità del primo trattamento sottocutaneo per l’emoglobinuria parossistica notturna e dei primi tre biosimilari del denosumab, l’anticorpo monoclonale indicato per l’osteoporosi e la perdita ossea
Via libera da Aifa, riduce i sintomi intestinali senza l'uso di steroidi
Lo studio sperimentale di fase III è stata la più ampia sperimentazione sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF) ad oggi mai condotta, in corso presso circa 400 centri e in oltre 30 Paesi
Lo rivela la prima analisi globale sull'argomento pubblicata sulla rivista The Lancet e condotta dal Global Research on Antimicrobial Resistance (Gram) Project
La dose giornaliera del farmaco contro il diabete ha preservato la cognizione e ritardato il declino di alcuni tessuti
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