Grillo: i medici rivedano il rapporto con i cittadini. Anelli: la politica prenda le sue responsabilità. Gli interventi dei sindacati
"I medici rivedano il loro rapporto con i cittadini. Io li ho invitati a ripensare a questo rapporto perché continuo ad avere testimonianze negative da parte della gente". Lo ha detto il ministro della Salute, Giulia Grillo, intervenendo questa mattina al programma Rai Agorà. Rispondendo alla domanda della conduttrice Serena Bortone se quindi "il rapporto particolarmente critico in questo periodo tra pazienti e medici sia colpa dei medici", il ministro ha risposto: "Non lo so. Ma di questo argomento ho parlato più volte con Filippo Anelli, presidente della Federazione degli ordini dei medici e chirurghi (Fnomceo)". Sui vaccini Giulia Grillo ha spiegato: "Stiamo cambiando la legge. Con coperture vaccinali altissime, avremo l'obbligo quando sarà necessario". Rispondendo quindi sulla carenza di medici e del loro contratto che non viene rinnovato da dieci anni, il ministro ha affermato: "Il contratto lo rinnoviamo, la copertura finanziaria c'è. Senza personale medico sanitario il pubblico muore".
"Il ministro Grillo ha perfettamente ragione: il rapporto medico-paziente va rivisto", lo ha detto il presidente della Federazione degli Ordini dei medici (Fnomceo) Filippo Anelli commentando le frasi del ministro della Salute. "La politica si prenda le sue responsabilità - ha aggiunto Anelli - gli sprechi, le strutture fatiscenti, le condizioni di lavoro impossibili in cui operano le guardie mediche e i colleghi dell'emergenza-urgenza dovrebbero essere l'ambito dell'impegno politico, ricordando che le criticità del rapporto umano nascono anche da pazienti esasperati e in balia di comportamenti violenti, complice uno sdoganamento di atteggiamenti aggressivi e rancorosi". E ancora: "La politica faccia dunque un passo indietro ed eviti di anteporre le sue esigenze ai reali diritti dei cittadini. Rispetti la scienza e l'autonomia della professione, le migliori garanzie per tutelare la salute delle persone e della collettività".
"Di fatto la politica - ha continuato Anelli - nel limitare il medico, ha voluto e continua a volere un'assistenza dettata piuttosto dagli algoritmi che dall'alleanza terapeutica. La relazione di cura infatti nel rispettare l'autonomia del medico, tiene conto dell'autodeterminazione del paziente. È un rapporto che non può che fondarsi sulla fiducia reciproca, nella piena tutela dei rispettivi diritti". Il presidente di Fnomceo ha poi aggiunto che il rapporto medico-paziente "va rivisto perché è cambiata la società, sono mutate le esigenze dei cittadini, è cresciuta la consapevolezza sui loro diritti. È diverso il modo stesso di attuare la medicina: le nuove tecnologie, l'intelligenza artificiale, i progressi straordinari della ricerca hanno spalancato nuovi scenari inimmaginabili solo pochi anni fa, modificando le aspettative di medici e pazienti e la relazione di cura".
Per questi motivi, ha sottolineato Anelli, un anno fa sono stati indetti gli Stati Generali della professione medico-odontoiatrica e avviata una riflessione nel mondo medico sul ruolo dei professionisti e sui nuovi paradigmi della Medicina. "Di qui l'invito al Ministro a partecipare, ha detto concluso, sapendo che molte delle anomalie che oggi inficiano la relazione di cura e il rapporto tra i medici e i cittadini sono correlati a interventi messi in atto dallo Stato e dalle Regioni e che limitano fortemente l'autonomia dei professionisti".
"La libera professione non c’entra niente con le liste d’attesa ed è inconcepibile come il Ministro Grillo possa dire che la questione del personale non incida sulle liste di attesa e che secondo lei incida invece l’attività libero professionale intramoenia che rappresenta percentuali risibili. Senza poi considerare che è molto grave come il Ministro non sia a conoscenza delle nostre proposte che abbiamo presentato in tutte le sedi, anche parlamentari, per risolvere i problemi delle liste d’attesa e della carenza di personale”. Non usa troppi giri di parole il segretario dell’Anaao Assomed Carlo Palermo nella sua replica al Ministro Grillo. E sul punto il segretario Anaao incalza: “Ma il Ministro è d’accordo o no con il contratto di Governo? Lo dico perché lì c’è scritto che il deficit di personale e il definanziamento hanno determinato le criticità del Ssn. Ecco se il Ministro non è d’accordo su questo lo dica. E ancora c’è un altro punto. Ovvero la cortina fumogena sulle assunzioni che si sta sollevando in Parlamento è eclatante. Il problema è che il blocco di spesa sulle assunzioni che hanno le Regioni è sempre lì e il Ministro non ha avuto il potere di rimuoverlo, uno smacco politico micidiale”.
“E a questo – rimarca Palermo - si somma all’emendamento al Decretone che sollecita le aziende a mettere in campo i concorsi, senza però lo sblocco di spesa, per la sostituzione di chi va in pensione. Bene ma dall’altro lato viene bloccata in un’altra norma la possibilità di scorrere le graduatorie. In questo modo, con i ritmi di uscita che avremo, le aziende dovrebbero fare dei concorsi ogni 6 mesi, una cosa impossibile praticamente. Insomma c’è il rischio di non riuscire nei tempi a sostituire chi va in pensione e c’è l’impressione che la mano destra del Governo non sappia cosa fa la mano sinistra. Questi atteggiamenti sono totalmente sconclusionati”. “Da tutto ciò – rileva il leader Anaoo - emerge un’evidente debolezza politica del Ministro sul cui operato siamo molto delusi. L’impressione è che il Ministro cavalchi argomento demagogici e populisti come Pronto soccorso e liste d’attesa andando a cercare il capro espiatorio nei medici”.
“I medici – rimarca - in un contesto organizzativo degradato come l’attuale ci mettono la faccia, subiscono aggressioni e a volte pagano anche con la vita con una legge contro la violenza sugli operatori che è ferma da mesi in Parlamento. Capisco che in questo degrado organizzativo, soprattutto al centro sud il cittadino vive la lunga attesa come un diritto negato ma bisogna andare a colpire le cause e non chi ci mette la faccia in prima linea mentre coloro che sono i responsabili politici dell’attesa rimangono nascosti”. Infine una battuta anche sul contratto. “Il Ministro dice che ci sono le risorse. Penso però che Mef, Salute e Pa si debbano mettere d’accordo con le Regioni perché c’è chi dice che le risorse non ci sono”.
“La realtà – spiega Palermo - è che quando in un’Unità operativa viene a mancare il personale scattano dei meccanismi per cui vengono tagliate quelle attività ambulatoriali e chirurgica di bassa priorità ed ecco che le liste d’attesa si allungano. Il problema è quindi la mancanza di personale che è eclatante. Ad oggi già mancano 10 mila medici e se a questi sommiamo anche le stime elaborate da Qs e che sono in linea con le nostre ci dicono che nei prossimi tre anni avremo un bagno di sangue perché si aggiungeranno uscite ad un tessuto già degradato. Altro che liste d’attesa in semestri, si passerà ad anni per poter accedere ad una prestazione non urgente nel Ssn”.
"Il rapporto medico paziente è peggiorato, è vero. Ma è inutile fare lo scaricabarile. Bisogna che tutti insieme, ognuno per la sua parte, ci rimbocchiamo le maniche e affrontiamo questo problema". Pina Onotri, direttore generale del sindacato medici italiani (Smi) commenta così le parole del ministro della Salute Giulia Grillo. "Manca il personale, i turni sono massacranti, il blocco del turn over ha effetti devastanti, il taglio sistematico dei finanziamenti che dura da anni - ha detto Onotri - ha ricadute sulla salute della gente. Non possiamo certo far finta che ci meravigliamo". E conclude: "Così finisce che un paziente entra in ospedale e non trova medici. O medici troppo stanchi e stressati, avanti con gli anni, che sono finiti in una catena di montaggio vera e propria e che per proteggersi applicano la medicina difensiva. I medici hanno paura di sbagliare. Pretendiamo di essere messi in condizione di lavorare. e che il nostro lavoro venga valorizzato. Anche economicamente".
Per i Laureati magistrali farmacista, biologo, chimico, fisico e psicologo, i posti sono 3.292 (+662 rispetto ai 2.630 dell’anno passato) dei quali 1.500 sono riservati ai farmacisti
"Basta con immotivate sanzioni contro medici di medicina generale di Cosenza"
"No a giochini e calcoli politici sulla salute delle persone. Maggioranza e opposizione trovino le risorse necessarie e quindi diano vita ad una costituente per la sanità per riformare il sistema salute"
Per la Suprema Corte non è semplicemente una condotta scorretta: si tratta di un reato. Pertanto, risponde del delitto di istigazione alla corruzione
La finalità del divieto è di garantire la massima efficienza e funzionalità operativa all'Ssn, evitando gli effetti negativi di un contemporaneo esercizio, da parte del medico dipendente, di attività professionale presso strutture accreditate
Le richieste puntano sull'adeguamento economico e sulla riorganizzazione del lavoro
Con la graduatoria parte la caccia ai 22mila posti
Nursing Up: "Mai così tante. In nessun ospedale agenti dopo le 24"
Commenti