Sono i componenti della 'Linea Embrace', il nuovo progetto dell'azienda per dimezzare i tempi di accesso al percorso di diagnosi delle malattie croniche
Ben 80 'millennials', giovani tra i 24 e i 29 anni, assunti come Advisor di patologia attraverso innovativi processi di selezione, portati avanti grazie all' impiego di piattaforme digitali. Sono i componenti della 'Linea Embrace', il nuovo progetto di Novartis per dimezzare i tempi di accesso al percorso di diagnosi delle malattie croniche, favorire la collaborazione tra ospedale e territorio assicurando la continuità assistenziale. In un anno - rende noto l' azienda farmaceutica - gli Embrace Advisor incontreranno 15.000 medici sul territorio italiano con l' obiettivo di creare e sostenere la rete dei player coinvolti nella gestione della cronicità, fornendo nuovi stimoli per interpretare la medicina del futuro.
"Da oggi - sottolinea Pasquale Frega, Country President di Novartis in Italia - il nostro gruppo lancia un progetto innovativo, dedicato all' area della cronicità, nato per diffondere cultura scientifica sulle patologie croniche.
"La nostra ambizione - spiega Francesco Barbieri, Head of Embrace franchise di Novartis Italia - è diventare facilitatori dell' accesso alle cure, abbracciando il paziente e creando un punto di contatto tra medici, specialisti, farmacie e centri ospedalieri. I nuovi Advisor di patologia, avranno il compito di creare e sostenere la rete dei player coinvolti nella gestione della cronicità, al fine di dimezzare i tempi di accesso alle terapie ed interpretare così la medicina del futuro". Questa missione sarà affidata ad 80 giovani di età compresa tra i 24 e i 29 anni, Advisor di patologia selezionati tra 5.500 candidature da tutta Italia.
"Una partecipazione straordinaria che abbiamo gestito avvalendoci di due leve: quella tecnologica, attraverso anche strumenti di gamification nel percorso di selezione, e quella umana, attraverso colloqui individuali e di gruppo su tutto il territorio nazionale", racconta Davide Rivolta, Country & Pharma HR Head di Novartis Italia. "Dal punto di vista tecnico, oltre alla formazione scientifica dei candidati, abbiamo privilegiato soft skill quali il problem solving, l' intelligenza emotiva, la flessibilità e l' agilità di apprendimento, oltre alla conoscenza della lingua inglese, che rappresentano tratti fondamentali per il nuovo ruolo che stiamo costruendo".
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