Con redditi inferiori ai 65.000 euro (è il caso dei medici di famiglia non massimalisti) è possibile godere di una tassazione fortemente agevolata
I medici convenzionati titolari di partita IVA hanno visto aprirsi nuove interessanti prospettive nel 2019, grazie al nuovo regime fiscale che, in presenza di redditi inferiori ai 65.000 euro (è il caso dei medici di famiglia non massimalisti) consente di godere di una tassazione fortemente agevolata.
Ma la Corte rileva che il rifiuto del dipendente ad adempiere una disposizione di servizio è legittimo se conforme a buona fede, valutando le circostanze del caso concreto
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