La scoperta, della Case Western Reserve School of Medicine, può aiutare i pazienti con malattie gastrointestinali a evitare di far proliferare lieviti e batteri
Arriva un mix di probiotici che riesce a distruggere i biofilm dell'intestino, lì dove vivono i microrganismi 'cattivi'. La scoperta, della Case Western Reserve School of Medicine, può aiutare i pazienti con malattie gastrointestinali a evitare di far proliferare lieviti e batteri che possono peggiorare i loro sintomi. I biofilm, ossia le comunità di microrganismi che vivono nell'intestino, possono contenere una miscela infettiva di batteri e funghi che possono essere resistenti agli antibiotici.
La ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica mBio, indica che la miscela potrebbe aiutare a prevenire i biofilm dannosi nelle persone che soffrono di malattie infiammatorie intestinali, come il Morbo di Crohn o di altre condizioni gastrointestinali. I ricercatori hanno notato come usando questo probiotico il biofilm arrivava a ridurre il proprio spessore. "Il prossimo passo per il nostro probiotico in attesa di brevetto è di condurre studi clinici per dimostrare la sua efficacia in malattie come il Crohn, la colite ulcerosa, la sindrome dell'intestino irritabile e il cancro", ha detto Mahmoud A. Ghannoum, uno degli studiosi che ha condotto l'analisi.
L'ospedale Santa Croce di Fano ha effettuato con successo l'impianto di un dispositivo per l'infusione sottocutanea continua di Levodopa in due pazienti affetti dalla patologia
A rischio il settore dei farmaci generici-equivalenti e biosimilari
Si tratta di medicinali orfani per malattie rare (1), nuove molecole chimiche (1), farmaci generici (3) ed estensioni delle indicazioni terapeutiche (5)
Daridorexant è il primo farmaco approvato in Europa indicato per il trattamento di pazienti adulti affetti da insonnia caratterizzata da sintomi presenti da almeno tre mesi
Via libera da Aifa, riduce i sintomi intestinali senza l'uso di steroidi
Lo studio sperimentale di fase III è stata la più ampia sperimentazione sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF) ad oggi mai condotta, in corso presso circa 400 centri e in oltre 30 Paesi
Lo rivela la prima analisi globale sull'argomento pubblicata sulla rivista The Lancet e condotta dal Global Research on Antimicrobial Resistance (Gram) Project
La dose giornaliera del farmaco contro il diabete ha preservato la cognizione e ritardato il declino di alcuni tessuti
Commenti