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Il network di terapie intensive italiane si apre al Sud

Anestesia e Rianimazione Redazione DottNet | 05/04/2019 11:13

Al GiViTI sono iscritte 191 terapie intensive a livello nazionale

Il Gruppo italiano per la valutazione degli interventi in terapia intensiva (GiViTI) che da anni raccoglie dati epidemiologici sui pazienti delle terapie intensive italiane, fa un deciso passo verso i centri del Sud Italia finora poco rappresentati in questo network e organizza un incontro di due giorni a Lecce (8 - 9 Aprile), per stimolare la partecipazione delle Terapie Intensive del Mezzogiorno.

Al GiViTI - affiliato all'Istituto Mario Negri di Milano e con sede operativa al Centro malattie rare 'Aldo e Cele Daccò' di Ranica (Bergamo) - sono infatti iscritte 191 terapie intensive a livello nazionale (metà circa del totale) ma il 67,5% di esse è collocato al Nord e solo il 9,4% si trova nelle regioni del Mezzogiorno, dove quindi sfuggono alla valutazione i risultati delle prestazioni della maggioranza dei reparti.  E' quindi importante un riequilibrio dei dati per avere una valutazione nazionale più precisa sui modelli di predizione dei decessi: la morte di un paziente in terapia intensiva, infatti - spiegano al GiViTi - è influenzata da elementi precedenti al ricovero, che vanno dai tempi del soccorso extra-ospedaliero a quelli necessari a trovare un ospedale con un posto letto disponibile o al grado di affollamento del reparto di terapia intensiva.

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Sono variabili che cambiano da Nord a Sud e di cui bisognerebbe tener conto quanto si misura la capacità di curare propria di una struttura sanitaria.  L'obiettivo della decisione di organizzare per la prima volta un 'Meeting al Sud', scegliendo Lecce come sede - spiega Stefano Finazzi della direzione scientifica - è da un lato di presentare a medici e infermieri del Mezzogiorno le attività del Gruppo e gli stimoli e i benefici che possono derivare dal partecipare ai diversi progetti condivisi, dall'altro di imparare a conoscere i problemi specifici di realtà differenti dalla maggioranza dei centri attualmente iscritti".  Dal suo esordio a oggi, il GiViTI ha raccolto dati su più di un milione di pazienti, 77.175 nel solo 2018, di cui: 54.774 al Nord, 17.537 al Centro e 4.864 al Sud. 

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