Professione
Professione
Canali Minisiti ECM

Il 15% degli aspiranti medici raggiunge l'obiettivo

Professione Redazione DottNet | 06/04/2019 11:41

Un candidato su due termina la specializzazione

Aspiranti medici, laureandi e specializzandi alle prese con l' ormai famoso 'imbuto formativo': quel passaggio stretto che vede coinvolto chi sogna il camice bianco, chi ha finito il decennale percorso formativo e si appresta al post laurea, e chi medico lo è diventato ma non trova sbocchi nel Ssn. "Circa il 15% dei giovani che avrebbero voluto diventare medico raggiunge l' obiettivo. Mentre la metà di chi si laurea finisce poi la specializzazione. Ogni anno rimangono fuori da questa tappa 6000 medici".

E' il quadro tracciato da Salvatore Sciacchitano del ministero della Salute, capo della segreteria del sottosegretario Armando Bartolazzi, nel suo intervento oggi al Senato per il convegno, promosso dal Movimento 5 Stelle, sul fabbisogno di medici e l' accesso alla formazione. "Dal 2010 abbiamo assistito ad un decremento del numero dei medici - ha analizzato Sciacchitano - Dalla 'doctor' s boom generation' degli anni '70-'80, con un eccesso di camici bianchi, siamo passati tra il 2011 e il 2012 ad una discesa arrivando al momento attuale in Italia con 240 mila unità. Con un' età media però di 55 anni. Ma mancano i medici o mancano gli specialisti? - si è chiesto Sciacchiatano - Nel prossimo futuro avremmo una carenza di pediatri, internisti, chirurghi di chirurgia generale e psichiatri. C' è un imbuto formativo che vede coinvolti i candidati al numero programmato, i laureati, e chi accede alle scuole di specializzazione. Se pensiamo che ci vogliono 10 anni per formare un medico, con una spesa di 150-200 mila euro, vediamo che non possiamo sottovalutare i problemi attuali. Poi ci sono diverse università private, anche italiane che operano all' estero, che raccolgono iscrizioni e inseguono i nostri giovani, quelli che lasciamo fuori".

pubblicità

Ma esiste un numero perfetto del fabbisogno dei medici in Italia? "Secondo le Regioni servono 11 mila posti per le scuole di specializzazioni - afferma Pierpaolo Sileri, presidente della Commissione sanità del Senato - il ministero ne propone 9.800 che sono di più dello scorso anno. Il Miur vuole aumentare i posti per i corsi di laurea in Medicina del 20%. Il problema però è successivo, è l' imbuto formativo dopo la laurea. Molti - conclude Sileri - abbandonano il Ssn forse perché poco attrattivo, dobbiamo invertire questo dato", ammonisce.  

Commenti

I Correlati

Chi guadagna di più sono i chimici con 92.700 euro/anno, seguiti dai medici, con uno stipendio medio annuo di 90.593 euro e dai veterinari a poco più di 90.440 euro/anno

L’obbligo di prova, quindi, per il soggetto danneggiato, si ferma all’individuazione del cosiddetto nesso di causalità fra i due eventi

Salutemia, le novità 2024 per gli iscritti

Previdenza | Redazione DottNet | 16/05/2024 11:09

Il contributo che si versa è fiscalmente detraibile dalle imposte al 19% fino a circa 1.300 euro l’anno

Con lui Donatella Ussorio de l’Aquila, dalla beneventana Alessia Pica, rispettivamente Vicepresidente e segretario, Irene Pontarelli, di Isernia, con il ruolo di Tesoriere, e il romano Valerio De Lorenzo, consigliere

Ti potrebbero interessare

Chi guadagna di più sono i chimici con 92.700 euro/anno, seguiti dai medici, con uno stipendio medio annuo di 90.593 euro e dai veterinari a poco più di 90.440 euro/anno

L’obbligo di prova, quindi, per il soggetto danneggiato, si ferma all’individuazione del cosiddetto nesso di causalità fra i due eventi

Con lui Donatella Ussorio de l’Aquila, dalla beneventana Alessia Pica, rispettivamente Vicepresidente e segretario, Irene Pontarelli, di Isernia, con il ruolo di Tesoriere, e il romano Valerio De Lorenzo, consigliere

Nocco, presidente AIIC, “Tutto il Paese e tutta la sanità con i suoi infiniti snodi, si attendono dalle soluzioni e dalle innovazioni tecnologiche un contributo effettivo in termini di miglioramento dei servizi, di qualità organizzativa, di ridimensi