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Def, diminuiranno gli investimenti per le cure mediche

Sanità pubblica Redazione DottNet | 26/04/2019 09:37

Netto incremento per la spesa pensionistica e per la sanità

Lo Stato investirà più nelle pensioni e meno nelle cure mediche. Aumenterà di oltre 36 miliardi di euro, nei prossimi quattro anni, la spesa per gli assegni pensionistici e crescerà di 11 mld anche la spesa per le prestazioni sociali. Più contenuto, invece, l' aumento delle uscite per la sanità che saliranno di 7 mld e rispetto al pil si ridurranno progressivamente: dal 6,54% del 2018 al 6,43% del 2022. Il totale degli assegni pensionistici passerà dai 268 miliardi del 2018 ai 305 mld del 2022 (+13%); le prestazioni sociali passeranno da 80 a 91 mld (+14%); le spese sanitarie cresceranno da 115 miliardi a 123 miliardi con un incremento minore, pari al più 6,62%. Questi i dati principali dell' operazione fact checking realizzata dal Centro studi di Unimpresa sull' ultimo Documento di economia e finanza, secondo la quale il totale della spesa per welfare sanitàsalirà di quasi 56 mld tra il 2019 e il 2022 (+12%).

"Restano degli squilibri - commenta il vicepresidente di Unimpresa, Claudio Pucci - e l' aumento della spesa pensionistica dimostra che le riforme degli scorsi anni non hanno risolto i problemi delle nostre finanze pubbliche e che il correttivo Quota 100 introdotto con l' ultima legge di bilancio peggiorerà la situazione". Secondo l' analisi dell' associazione, che ha incrociato i dati contenuti nel Def approvato il 9 aprile dal consiglio dei ministri, il totale della spesa per il welfare salirà di 48,1 mld (+13,81%) nel quadriennio 2019-2022 rispetto al 2018: l' anno scorso la spesa si era attestata a 348,8 mld (19,76% del pil), quest' anno arriverà a 364,1 mld (20,48% del pil), per poi salire a 376,9 mld nel 2020 (20,68% del pil), a 387,9 mld nel 2021 (20,76% del pil) e a 397,1 mld nel 2022 (20,74% del pil).

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 Nel dettaglio la spesa per le pensioni crescerà di 36,3 mld (+13,52%), dai 268,8 mld del 2018 aumenterà a 277,4 mld nel 2019, a 287,3 mld nel 2020, a 279,1 mld nel 2021, a 305,1 mld nel 2022. Per quanto riguarda la sanità, la spesa salirà di 7,6 mld nei prossimi quattro anni rispetto al 2018. Dalle casse pubbliche sono usciti 115,4 mld negli scorsi 12 mesi (6,54% del pil) e ne usciranno 118,1 mld quest' anno (6,64% del pil). La spesa passerà a 119,9 mld nel 2020 (6,58% del pil), a 121,3 miliardi nel 2021 (6,49% del pil) e a 123,1 mld nel 2022 (6,47% del pil). Complessivamente, la spesa per welfare e sanità aumenterà di 55,8 miliardi (+12,03%): dai 464,3 miliardi del 2018 (26,29% del pil) ai 482,1 miliardi del 2019 (27,12% del pil), ai 496,9 miliardi del 2020 (27,25% del pil), ai 509,2 miliardi del 2021 (27,25% del pil), ai 520,1 miliardi del 2022 (27,17% del pil).

Si osserva, dunque, un incremento assoluto della spesa per welfare e sanità, ma con alcune differenze rispetto al prodotto interno lordo: la spesa per pensioni e prestazioni sociali, resterà sostanzialmente stabile rispetto al pil, pur salendo, in termini assoluti, di 48,1 miliardi con una salita del 13,81%, legata all' aumento delle pensioni di 36,3 miliardi (+13,52%) e delle altre prestazioni sociali di 11,8 miliardi (+14,81%). In rapporto al pil, la spesa per la sanità, invece, registrerà un calo dal 6,54% del 2018 al 6,64% del 2019, al 6,58% del 2020, al 6,49% del 2021, al 6,43% del 2022; in termini assoluti le spese per la salute saliranno di 7,6 miliardi con un incremento percentuale positivo del 6,62%, più contenuto rispetto a quello del welfare.

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