Canali Minisiti ECM

Per la longevità non basta l'accesso alle cure

Geriatria Redazione DottNet | 15/05/2019 14:39

I fattori comportamentali sono molto più importanti

L'accesso ai servizi sanitari conta relativamente poco nel definire la longevità, con i problemi di accesso alle cure che hanno un impatto al massimo del 17% sulla mortalità prematura. Lo afferma uno studio pubblicato dalla rivista Annals of Family Medicine dell'Università di Stanford. I ricercatori hanno utilizzato quattro metodi diversi e quattro distinti set di dati per stimare i vari contributi di fattori come l'accesso ai servizi sanitari, gli stili di vita o eventuali problemi socioeconomici. Il contributo stimato dei servizi sanitari ottenuto dai calcoli varia da 0 al 17%, mentre per i fattori comportamentali tra il 16% e il 65%. "I risultati - scrivono gli autori - convergono nel suggerire che l'accesso alle cure conti per circa il 10% sulla morte prematura o altri problemi di salute, con altri fattori che hanno effetti più ampi. Il 10% è comunque un contributo importante, ma se vogliamo avere vite più lunghe dobbiamo andare al di là della medicina, perché molti dei determinanti sociali sono fuori del sistema sanitario". 

pubblicità

fonte: Annals of Family Medicine

Commenti

I Correlati

I più anziani sono deceduti per le malattie circolatorie

Via ad una campagna contro la poverta' sanitaria

Lo studio sulla figlia di JN.1 che negli Usa ha sorpassato la madre ed è responsabile di 1 caso su 4

Tre tappe distinte per analizzare le principali povertà sanitarie: 10 maggio, 15 novembre e 5 aprile 2025. Si comincia a Verona, venerdì prossimo con un focus sulla situazione italiana

Ti potrebbero interessare

L’uso del linguaggio, la scelta di determinati termini e il tono di voce possono rivelare importanti processi psicologici che sono alla base del benessere nel corso della vita

Persone di una certa età che in passato erano ritenute anziane oggi potrebbero non essere più considerate tali

De Leo: “Oltre all’ageismo, vi è una vera e propria epidemia dei paesi occidentali che contano il 30% degli anziani afflitti da solitudine cronica e il 10% da una forma molto severa, che porta alla depressione e poi in alcuni casi proprio al suicidio

L'allarme dei geriatri. Prima Carta al mondo contro l'ageismo

Ultime News

Emilio Croce: "Il Consiglio di amministrazione, anche per quest’anno, ha scelto di riconoscere l’integrale rivalutazione Istat delle prestazioni"

Durigon: "Interverremo ancora sull’indicizzazione degli assegni: non è giusto dare la stessa inflazione a tutti, meglio sostenere le pensioni basse"

I più anziani sono deceduti per le malattie circolatorie

Cattolica-Gemelli, presente nel 13-16% dei test, tipo virulento