"Tra pensionati e militari, siamo in una situazione di emergenza"
"Medici pensionati richiamati in servizio, medici militari utilizzati nelle corsie di ospedali 'civili'. Le gravi carenze di personale specializzato, che si protraggono da tempo, rendono ogni giorno di più drammatica la situazione nei servizi di emergenza-urgenza negli ospedali di tutto il territorio". A denunciarlo è il segretario nazionale della Fp Cgil Medici, Andrea Filippi, che rilancia la presenza in piazza della categoria il prossimo 8 giugno a Roma "in difesa del diritto alla salute della cittadinanza".
In questo contesto, "in assenza di un intervento strutturale del Governo per superare in modo definitivo la mancanza di medici - sottolinea - tutte le Regioni stanno correndo ai ripari con i più 'disperati' provvedimenti: in Piemonte si inseriscono nei Pronto Soccorso i medici di famiglia, in Toscana si ricorre a quelli senza specializzazione a danno di coloro che si stanno specializzando, fino ad interventi più critici come quello di far tornare i pensionati, oggi proposto anche dalla Liguria dopo il Veneto, o quello allarmante di chiamare l'esercito, come in Molise". Queste situazioni mostrano che "la situazione in sanità sta drammaticamente precipitando: serve un piano di reclutamento di personale straordinario", aggiunge. Quindi, conclude Filippi, "l'8 giugno noi medici e dirigenti sanitari della Funzione Pubblica Cgil saremo in piazza per la grande manifestare indetta da Cgil, Cisl e Uil, perché senza servizi pubblici non c'è futuro".
Al centro del dibattito anche il tema del ruolo unico, da cui ogni medico possa scegliere liberamente se operare in regime orario, a quota capitaria o in modalità mista
Onotri “Occorre invertire il rapporto PIL/spesa sanitaria. Servono più fondi”
"La crisi della sanità pubblica italiana di oggi è il prodotto di almeno quindici anni di sottofinanziamento, mancato ricambio, blocchi del turnover, tagli lineari e riforme lasciate a metà"
Mancano fondi per servizi e personale, ma si finanziano le farmacie e il privato. Sotto accusa anche i ritardi nella spesa del Pnrr e il mancato rinnovo dei contratti del personale sanitario
Cgil, Cisl e Uil: "Sono 200mila, è un comparto strategico"
"I medici, i dirigenti sanitari, gli infermieri le professioni sanitarie ex legge 43/2006, vogliono risposte, vogliono tornare ad essere il fulcro delle cure, vogliono continuare a curare, ma in sicurezza”
Testa: “Serve uno straordinario investimento nel territorio prima che della medicina di famiglia rimangano solo le ceneri.”
Leonida Iannantuoni Presidente di ASSIMEFAC; al paziente va dedicato più tempo
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