"Fare il medico è un lavoro ad alta complessità e va pagato bene, qui come in Germania e Francia"
Per 'rinforzare' le specialità mediche che attirano meno giovani, come il pronto soccorso e l' anestesia, "bisogna lavorare sull' aspetto remunerativo e della programmazione. Se non paghiamo di più chi decide di fare l' anestesista tra vent' anni ci troveremo senza questi specialisti". Lo spiega il ministro della Salute, Giulia Grillo, in un' intervista a 'La Repubblica'. "Dobbiamo aumentare i salari nella sanità pubblica: fare il medico è un lavoro ad alta complessità e va pagato bene, qui come in Germania e Francia. Molti poi vanno via perché qui i percorsi sono complicati: si perde tempo per entrare alla specializzazione, poi per fare il concorso", aggiunge il ministro riguardo all' esodo di laureati e specializzati verso l' estero. "I costi reali del personale - sostiene Grillo - si valuteranno quando molte Regioni, grazie anche allo sblocco del turn over, stabilizzeranno i precari che finora erano fantasmi, non sapevamo quanti erano. Tra un paio di anni sapremo infine il valore dei contratti a tempo indeterminato. Intanto chiudiamo il rinnovo del contratto nazionale fermo da 10 anni".
Il ministro torna poi a spiegare come "il Decreto Calabria appena adottato" permetta "di far lavorare i medici che frequentano l' ultimo anno della specializzazione, se questa dura 4 anni, o gli ultimi due, se dura 5. Serve a dare una boccata d' ossigeno alle Regioni e a far entrare i giovani nel servizio sanitario con tutele reali. Poi - aggiunge - abbiamo sbloccato, anche se non del tutto, il turn over ossia le assunzioni in tutte le Regioni, anche in piano di rientro, cioè le più colpite dal blocco di oltre 10 anni fa". Quanto alle borse di specializzazione, "già da quest' anno avremo il più grande aumento degli ultimi anni di borse statali, che arriveranno a 8.000, abbiamo trovato le risorse per 1.800 posti in più rispetto agli ultimi 5 anni. Non è un intervento risolutivo ma nessun governo prima di noi aveva fatto uno sforzo del genere".
Chi guadagna di più sono i chimici con 92.700 euro/anno, seguiti dai medici, con uno stipendio medio annuo di 90.593 euro e dai veterinari a poco più di 90.440 euro/anno
L’obbligo di prova, quindi, per il soggetto danneggiato, si ferma all’individuazione del cosiddetto nesso di causalità fra i due eventi
Il contributo che si versa è fiscalmente detraibile dalle imposte al 19% fino a circa 1.300 euro l’anno
Con lui Donatella Ussorio de l’Aquila, dalla beneventana Alessia Pica, rispettivamente Vicepresidente e segretario, Irene Pontarelli, di Isernia, con il ruolo di Tesoriere, e il romano Valerio De Lorenzo, consigliere
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Nocco, presidente AIIC, “Tutto il Paese e tutta la sanità con i suoi infiniti snodi, si attendono dalle soluzioni e dalle innovazioni tecnologiche un contributo effettivo in termini di miglioramento dei servizi, di qualità organizzativa, di ridimensi
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