
Quasi il 70% dei consumatori dichiara di continuare a utilizzare la farmacia come canale elettivo per l' acquisto dei prodotti farmaceutici
L' importante è la salute, almeno sul web. Il settore della sanità è tra i più importanti temi di ricerca online in Italia: gli italiani ogni anno raggiungono i 4 miliardi di ricerche, con un tasso di crescita medio del 14%, e fanno dell' healthcare una delle tematiche più digitate online. Lo rivela Bain & Company, che ha analizzato gli impatti del digitale nel mercato healthcare. In particolare l' Italia si posiziona prima di Francia, Germania e Spagna e solamente dopo Stati Uniti e Gran Bretagna, come numero di ricerche annue - circa 95 - per utente. Ma cosa chiedono i connazionali al 'dottor Google'? Le ricerche riguardano prevalentemente il proprio stato di salute (specifiche patologie) e servizi collegati: circa il 55% delle ricerche riguardano infatti informazioni su patologie, sintomi e trattamenti per specifiche condizioni di salute (ad esempio collegati alla terapia del dolore, alla salute femminile), mentre circa il 25% sono collegate alla richiesta di informazioni su servizi della sanità (ospedali, laboratori diagnostici).
E' forte, poi, il livello di insoddisfazione del paziente nella sua esperienza digitale: il giudizio espresso è piuttosto basso lungo tutti i passi del patient journey e tende a peggiorare tanto più ci si sposta verso fruizione o acquisto diretto. Nonostante questo tipo di esperienza abbia infatti dei chiari benefici di velocità (per il 26%), disponibilità 24 ore su 24 (21%) e possibilità di mantenere anonimato rispetto all' esperienza fisica, rimane evidente come esistano ancora dubbi su affidabilità delle informazioni (35%) e la mancanza di contatto diretto con un operatore specializzato (sia esso medico o farmacista, 30%). Lo sviluppo dell' e-commerce di farmaci "è ancora fortemente lontano dal pieno potenziale": quasi il 70% dei consumatori dichiara di continuare a utilizzare la farmacia come canale elettivo per l' acquisto dei prodotti farmaceutici, solo il 20% è fortemente sbilanciato sul canale online. I driver di acquisto delle due tipologie di consumatori sono molto differenziati: i consumatori online "sono molto meno influenzati da input del medico-farmacista e molto più sensibili alle informazioni reperite digitalmente e alla pubblicità online". La ricerca è stata realizzata in collaborazione con Google.
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