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Carenza medici, "salvaguardare l'eccellenza della sanità italiana"

Professione Redazione DottNet | 25/06/2019 20:28

Consulcesi, necessari il Tribunale della Salute e l'aggiornamento Ecm

"La carenza di medici non è un grande bluff, ma il fatto che le associazioni dei pazienti arrivino a pensarlo è emblematico: non bisogna in alcun modo minare la credibilità dell'eccellenza rappresentata dalla sanità italiana". Secondo Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi, si tratta della "preoccupante deriva a cui si va incontro se gli operatori sanitari non vengono messi nelle condizioni per portare avanti la loro missione".  Dopo aver posto l'attenzione sul sempre più conflittuale rapporto tra operatori sanitari e pazienti, Consulcesi ha già individuato una delle possibili soluzioni nell'istituto del Tribunale della Salute. L'iniziativa ha avviato il suo iter con un disegno di Legge annunciato dal presidente della Commissione Sanità, Pier Paolo Sileri. Un altro importante passaggio - spiegano - è sgomberare il campo anche di fronte ai dubbi che le associazioni dei pazienti avanzano riguardo l'assolvimento dell'obbligo di aggiornamento Ecm da parte dei medici e il controllo da parte delle istituzioni mediche

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"Partiamo dal presupposto che la classe medica italiana è per la stragrande maggioranza diligente - afferma Tortorella - e lo dimostra il fatto che il nostro Sistema Sanitario Nazionale è tra i migliori al mondo. Quella minima percentuale ancora inadempiente ha però il dovere di sanare la propria posizione ed è corretto che le istituzioni vigilino". "È importante creare un sistema premiale, rafforzando anche il sistema di comunicazione tra i Presidenti degli Ordini e gli iscritti - continua - che avranno riscontri scritti, positivi o negativi, sulla loro formazione Ecm che rappresenta in requisito sempre più importante nelle cause di responsabilità professionale". E conclude: "Sarà inoltre doveroso agevolare il percorso formativo dei medici, attraverso innovative modalità di fruizione dei corsi che consentano di coniugare l'aggiornamento all'insegna del rigore scientifico con i tempi frenetici e il carico di lavoro tipici della professione, che non sono affatto un bluff".
 

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