Dal 1995 al 2017 il numero dei decessi, in tutte le fasce d'età, si è ridotto del 14%
Quello del suicidio è un problema che riguarda tutto il mondo, dai paesi ricchi a quelli in via di sviluppo, e soprattutto i giovani, fascia d'età in cui è la seconda causa di morte. Lo ricorda l'Oms in vista della Giornata Mondiale dedicata al problema, che si celebra il 10 luglio. Ogni 40 secondi, sottolinea l'Organizzazione nel suo 'fact sheet', qualcuno nel mondo si toglie la vita. Il 79% dei suicidi nel mondo, afferma l'Oms, avviene nei Paesi a medio e basso reddito e ingestione di pesticidi, impiccagione e armi da fuoco sono i metodi più utilizzati.
"Il suicidio è un problema serio di salute pubblica, tuttavia - sottolinea l'Oms - è prevenibile con interventi tempestivi, basati sulle evidenze scientifiche e spesso a basso costo".
"Gli ultimi dati disponibili dell'Istituto Nazionale di Statistica indicano che in Italia il trend dei suicidi è in calo - sottolinea un comunicato dell'Ospedale Bambino Gesù di Roma, che al tema dedicherà un convegno -: dal 1995 al 2017 il numero dei decessi, in tutte le fasce d'età, si è ridotto del 14%. A fronte di questa diminuzione,crescono i casi di autolesionismo e di comportamento suicidario tra gli adolescenti. In Italia il fenomeno riguarda circa il 20% dei ragazzi. All'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù le richieste urgenti in pronto soccorso per ideazione e comportamento suicidario negli ultimi 8 anni sono aumentate di 20 volte: si è passati dai 12 casi del 2011 ai 237 del 2018. Tra questi anche bambini di 10-11 anni per autolesionismo e tentato suicidio". Le cifre sono preoccupanti, sottolinea il Telefono Amico.
"Ogni anno riceviamo circa mille segnalazioni da parte di persone che pensano al suicidio o temono che un proprio caro possa suicidarsi - spiega Monica Petra, presidente dell'organizzazione - La maggior parte delle segnalazioni e delle richieste di aiuto relative al suicidio -arriva attraverso telefonate al numero unico 199.284.284, ma sta prendendo sempre più piede anche il servizio MailAmica, al quale è possibile accedere attraverso la compilazione di un form sul sito www.telefonoamico.it. Nel 2018 la maggior parte delle richieste di aiuto è arrivata da parte di donne (65% delle segnalazioni) con età compresa tra i 36 e i 55 anni (46%) e la zona d'Italia dalla quale abbiamo ricevuto il più alto numero di segnalazioni è il Nord ovest, seguito da Centro, Sud e Nord est".
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