E' tutto italiano. Le donne possono eseguirlo a casa per individuare e tipizzare l' agente infettivo potenzialmente responsabile del cancro al collo dell' utero
E' italiano il primo test al mondo per la diagnosi del Papillomavirus umano (Hpv) disponibile in farmacia, che le donne possono eseguire a casa per individuare e tipizzare l' agente infettivo potenzialmente responsabile del cancro al collo dell' utero. L' hanno messo a punto Bruna Marini e Rudy Ippodrino, che dal 2009 al 2015 hanno frequentato il Corso di perfezionamento in biologia molecolare della Scuola Normale di Pisa, fondando poi nell' Area Science Park di Trieste la startup Ulisse BioMed. Il test si chiama 'Ladymed', è stato sviluppato presso la startup e validato clinicamente da istituti quali il Centro di riferimento oncologico di Aviano, l' azienda sanitaria universitaria integrata di Trieste e il Policlinico universitario Campus Biomedico di Roma.
"Grazie a un prelievo non invasivo, che la donna può effettuare direttamente a casa - spiegano dalla Scuola Normale - è possibile rilevare il virus anche senza ulteriori procedure mediche, con un considerevole abbattimento dei costi e dei tempi della diagnostica".
Ippodrino, laureato all' università di Firenze, e Marini, laureata a Trieste - riporta una nota - hanno seguito il corso alla Normale di Pisa con i professori Arturo Falaschi e Mauro Giacca. Subito dopo hanno creato la startup Ulisse BioMed, grazie alla raccolta di 5 milioni di euro mediata da Copernico sim Spa. La startup ha anche vinto grant nazionali e europei, per un valore complessivo progettuale di circa 1,5 milioni di euro. Ulisse BioMed, oltre allo staff dirigenziale, conta una decina di ricercatori del settore biomedico e farmacologico, e collabora con numerosi istituti scientifici di eccellenza internazionali. L' attività di ricerca punta adesso ad altri tipi di test non invasivi. "Abbiamo anche altri progetti di ricerca estremamente innovativi e rivoluzionari - affermano i due startupper - Ad esempio stiamo realizzando i nanointerruttori, in grado di rilevare istantaneamente la presenza di biomarcatori proteici, con lo scopo di utilizzarli su apparecchi simili ai glucometri usati per la misura della glicemia nei pazienti diabetici, per la diagnostica portabile. I nanointerruttori li abbiamo costruiti, funzionano e ora siamo alle porte della loro validazione clinica".
“L’unico percorso prevede due passaggi: l’individuazione di un aumento salariale sostenibile per le farmacie private, e la successiva immediata apertura di una trattativa di livello regionale"
La principale causa dell'attuale stallo nelle trattative riguarda la divergenza tra le richieste salariali dei sindacati, che propongono un aumento di 360 euro lordi mensili, e la proposta di Federfarma
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Somministrato per iniezione due volte l'anno, il farmaco ha dimostrato un'efficacia di oltre il 99,9% nel prevenire il contagio negli adulti e negli adolescenti, talmente alta da poter essere considerato funzionalmente simile a un vaccino
Screening (6.275) e monitoraggio all’aderenza terapeutica (824) i più richiesti
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