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Scoperto traffico di farmaci anticancro: tre arresti

Farmaci Redazione DottNet | 12/09/2019 19:38

L' operazione ha coinvolto 220 militari dei Nas e dell' Arma territoriale nelle province di Cremona, Lodi, Milano, Piacenza, Bologna, Napoli e Salerno. Sequestrate 824 confezioni di medicinali per un valore di 4 milioni

Furto, ricettazione e traffico internazionale di farmaci, principalmente oncologici e destinati a cure particolari, rubati da strutture ospedaliere e magazzini farmaceutici in tutta Italia. E' quanto scoperto nell' ambito dell' indagine denominata 'Dawaa', coordinata dalla Procura della Repubblica di Cremona e condotta dal locale Nas Carabinieri, che ha portato all' esecuzione di numerosi provvedimenti cautelari, perquisizioni e sequestri a carico di soggetti coinvolti nel sistema illecito nel periodo 2017-2018, in diverse province italiane. conclusione dell' indagine, è stata data esecuzione a 18 misure cautelari, di cui 14 di custodia cautelare e 4 restrittive (obbligo di presentazione alla P.G.), nonché a 34 decreti di perquisizioni.

I destinatari, facenti parte di un' associazione a delinquere con base nel cremasco - si legge in una nota - che aveva messo in piedi una fitta rete di commercio illegale di farmaci ad alto costo, tutti destinati al mercato estero. L' operazione - che ha coinvolto 220 militari dei Nas e dell' Arma territoriale nelle province di Cremona, Lodi, Milano, Piacenza, Bologna, Napoli e Salerno - ha portato al sequestro di 824 confezioni di medicinali per un ammontare complessivo di quasi 4 milioni di euro. Una parte del sodalizio criminale - prosegue la nota - si occupava di trafugare i medicinali dalle farmacie delle aziende sanitarie territoriali e ospedaliere pubbliche, nonché dalle logistiche farmaceutiche, consegnandoli al primo livello di ricettatori, tutti di origine campana che, a loro volta, li cedevano ad un ulteriore livello di gestione, a capo dell' intera organizzazione, ruolo svolto da due cittadini egiziani che si occupavano, grazie alla collaborazione di fiancheggiatori e corrieri, alle fasi di esportazione dei farmaci in Francia, Germania e soprattutto in Nord Africa e Medio Oriente, in particolare Egitto, Siria e Arabia Saudita.

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I medicinali, esportati in spedizioni aeree tramite corrieri o passeggeri in partenza dall' aeroporto di Milano Malpensa, giunti a destinazione venivano presi in custodia dai complici che si occupavano della logistica di trasporto e collocazione presso magazzini locali o di recapito a privati come medici e pazienti facoltosi. Di particolare risalto investigativo - si legge nella nota dei Nas di Cremona - è stato il contributo del nucleo Nas dislocato presso l' Agenzia italiana del farmaco (Aifa), i cui riscontri hanno consentito di ricostruire e individuare la provenienza illecita dei medicinali, trafugati nel corso di furti con effrazione e scasso commessi tra settembre 2017 e maggio 2018 presso le farmacie interne agli ospedali San Giovanni Bosco ed Ascalesi di Napoli, San Timoteo di Termoli e delle Aziende sanitarie provinciali, deputate da distribuire i medicinali alle strutture pubbliche su base territoriale, di Catanzaro, Caltagirone e Rutigliano nonché presso una nota logistica farmaceutica lodigiana.

Gli accertamenti hanno dimostrato, inoltre, la mancata applicazione delle corrette modalità di custodia dei medicinali rubati, alcuni dei quali richiedevano la conservazione a temperatura di refrigerazione, condizione necessaria per assicurare l' efficacia del principio attivo farmacologico e dell' azione terapeutica. Gli arrestati dovranno rispondere dei reati di associazione a delinquere, ricettazione, furto aggravato e commercio di farmaci guasti ed imperfetti.

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La ricerca è stata coordinata dall’Università di Padova e pubblicata su Cancer

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