
L'Aifa ha assegnato al farmaco il requisito di 'innovatività'
Il farmaco a base di Daunorubicina e Citarabina è ora disponibile in Italia come trattamento per adulti con diagnosi di leucemia mieloide acuta correlata alla terapia (t-AML) o con cambiamenti correlati a mielodisplasia (AML-MRC). Lo prevedono le nuove raccomandazioni dell'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), che ha attribuito al farmaco il requisito dell'innovazione terapeutica. In Italia, ogni anno ci sono circa 800 nuovi casi di t-AML e AML-MRC, tumori del sangue che iniziano nel midollo osseo, e i pazienti con queste diagnosi hanno una prognosi molto scarsa. In Italia si stimano ogni anno circa 800 persone. Il farmaco è una formulazione liposomiale innovativa composta da due molecole, daunorubicina e citarabina, che vengono rilasciate con un rapporto molare fisso e sinergico al midollo.
È la prima chemioterapia che ha dimostrato un significativo vantaggio di sopravvivenza globale rispetto all'attuale standard di trattamento in uno studio di Fase III. "La raccomandazione dell'Aifa è una pietra miliare importante per i pazienti in Italia. Daunorubicina e citarabina è un trattamento innovativo ed è la prima nuova chemioterapia in quattro decenni per questi tipi di leucemia mieloide acuta ad alto rischio, che ha dimostrato un miglioramento complessivo della sopravvivenza rispetto agli attuali standard di cura", ha affermato Felicetto Ferrara, direttore del dipartimento di Oncoematologia presso l'Ospedale Cardarelli di Napoli. Il farmaco ha ricevuto la designazione di farmaco orfano dalla Commissione europea nel gennaio 2012
I risultati dello studio hanno dimostrato chiaramente che il trattamento con indometacina era associato a un significativo miglioramento dei sintomi e dei livelli di saturazione dell'ossigeno
Sicpre, procedura a carico del Ssn. Schillaci, ricostruire il seno dopo il tumore è essenziale
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Le Breast Unit, presenti in oltre l’80% dei centri, rappresentano un modello multidisciplinare e garantiscono cure integrate lungo tutto il percorso
Via libera da Aifa, riduce i sintomi intestinali senza l'uso di steroidi
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