Obiettivo è realizzare interventi specifici rivolti ai minori segnalati per possesso di sostanze stupefacenti e ai loro genitori
Sono sempre più giovani i ragazzi che scivolano nel tunnel della droga, un' emergenza di ritorno che interessa ormai anche adolescenti a partire dai 13-14 anni. Realizzare interventi specifici rivolti ai minori segnalati per possesso di sostanze stupefacenti e ai loro genitori è l' obiettivo del protocollo sperimentale sottoscritto dal prefetto di Milano, Renato Saccone, con il direttore generale dell' Asst Santi Paolo e Carlo, Matteo Stocco, alla presenza dell' assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera.
"Il fenomeno delle dipendenze da sostanze è recentemente riesploso. I nostri sforzi sono orientati a recuperare coloro che ormai sono entrati nel tunnel, ma anche e soprattutto lavorare sulla prevenzione", spiega l' assessore ricordando che "poche settimane fa Regione Lombardia ha stanziato 4,4 milioni di euro a sostegno delle strutture che operano nel settore delle dipendenze, aumentando il numero dei posti accreditati a contratto".
L' accordo prevede in particolare interventi psico-educativi di gruppo chiamati 'Insieme per capire', volti a verificare se esistono cause di disagio nei minori, a capire se i genitori ne sono consapevoli e se danno risposte adeguate alle difficoltà dei figli, e a stimolare "posizioni proattive" consolidando "i legami e le progettualità evolutive, con successivo orientamento ai servizi territoriali di cura". Avverte Gallera: "I giovani sono il nostro futuro e noi ci stiamo impegnando per recuperare coloro che sono incappati in problemi mettendoli nelle condizioni, insieme alle famiglie, di tornare a una vita normale". "Il protocollo operativo costituisce un altro importante tassello dell' attività di sistema avviata con tutti gli enti istituzionali per prevenire in modo strategico e integrato il fenomeno delle dipendenze giovanili da sostanze stupefacenti - dichiara il prefetto Saccone - L' accordo tende a responsabilizzare maggiormente i minori segnalati alla Prefettura, attraverso il coinvolgimento dei genitori che saranno supportati da esperti altamente qualificati".
Osserva il Dg Stocco: "Quando sei giovane alla salute non ci pensi, ti senti invincibile. L' intervento degli operatori sanitari e sociosanitari darà la possibilità di trasformare la sanzione giudiziaria in un' occasione di recupero e di educazione alla tutela della propria salute". Nel corso del 2018 - ricordano i promotori dell' intesa - sono pervenute all' ufficio Not della Prefettura di Milano 247 segnalazioni, di cui 24 provenienti dal contesto scolastico, di minorenni con illecita detenzione di sostanze stupefacenti destinate all' uso personale. Mentre dal 1 gennaio 2019 a oggi sono state 153 le segnalazioni a carico di minori, di cui 8 provenienti dal contesto scolastico. Dal canto suo la Procura per i minorenni riceve circa 400 segnalazioni all' anno per sospetta o conclamata cessione e spaccio di stupefacenti. Ma qual è l' identikit? Si tratta di giovani di famiglie definite "normali", in genere maschi, anche se il numero delle ragazze è in aumento. Italiani nell' 80% dei casi, non presentano particolari problemi di disagio economico o sociale, se non la voglia impellente, spesso per noia, di "sballare".
Iniziano in genere col provare sostanze considerate "leggere", ma non disdegnano alcol, gioco d' azzardo, bullismo e cyberbullismo. E per pagarsi la droga la vendono agli amici, a scuola o nel tempo libero. Recuperarli è la missione del protocollo, "un importante e ambizioso progetto che vede coinvolti attivamente il Dipartimento di Salute mentale dell' Asst Santi Paolo e Carlo diretto da Giuseppe Biffi, il Dipartimento interaziendale Area dipendenze guidato da Riccardo Gatti, il Serd Area penale penitenziaria diretto Francesco Scopelliti e lo Spazio Blu sotto la responsabilità di Mara Gonevi".
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