Novartis: l’endpoint primario è stato raggiunto, in quanto QMF149 in monosomministrazione giornaliera ha dimostrato un miglioramento superiore della funzionalità polmonare rispetto a mometasone furoato
Novartis ha annunciato oggi che il trattamento sperimentale a dose fissa per monosomministrazione inalatoria giornaliera QMF149 (indacaterolo acetato e mometasone furoato, o IND/MF) si è dimostrato superiore a mometasone furoato (MF) nel migliorare il volume espiratorio forzato nel primo secondo (FEV1) dopo 26 settimane, raggiungendo l’endpoint primario dello studio clinico di fase III PALLADIUM. Questo miglioramento superiore della funzionalità polmonare è stato ottenuto in pazienti asmatici nei quali il trattamento con un corticosteroide per via inalatoria (ICS) a medie o alte dosi, o con un beta-agonista a lunga durata d'azione (LABA)/ICS a basse dosi non garantiva un controllo adeguato della patologia. IND/MF è risultato generalmente ben tollerato, e la sicurezza si è dimostrata comparabile tra i bracci di trattamento1.
Per i dosaggi combinati di IND/MF rispetto ai dosaggi combinati di MF è stato raggiunto anche l’endpoint secondario principale, il miglioramento del punteggio del questionario ACQ-7 (Asthma Control Questionnaire), con un miglioramento statisticamente significativo del controllo dell'asma rispetto al basale alla 26a settimana1.
“Il 50% circa di tutti i pazienti con asma da moderato a grave rimane non controllato, e soffre regolarmente di sintomi ed episodi di riacutizzazione”, ha dichiarato il Dr. Richard van Zyl-Smit, professore associato, direttore della Lung Clinical Research Unit (LCRU), University of Cape Town Lung Institute, e consulente pneumologo presso il Groote Schuur Hospital, Città del Capo, Sudafrica. “I risultati promettenti dello studio PALLADIUM per entrambi i dosaggi della combinazione indacaterolo e mometasone furoato forniscono evidenze a supporto dell’efficacia e del profilo di sicurezza di QMF149 nel trattamento dell'asma. Se approvato, il dispositivo con conferma della dose inalata per monosomministrazione giornaliera, facile da usare, rappresenterà un'ulteriore, importantissima alternativa per i medici che trattano l'asma. Credo che questa nuova combinazione a dose fissa sia potenzialmente in grado di migliorare e semplificare la vita di molti pazienti con asma non controllato”.
“Siamo molto lieti che lo studio PALLADIUM abbia dimostrato l'efficacia e la sicurezza di dosi medie e alte di QMF149, erogate tramite il dispositivo con conferma della dose inalata Breezhaler®”, ha dichiarato Linda Armstrong, MD, responsabile della Respiratory Development Unit, Novartis Pharmaceuticals. “Questi risultati integrano le conclusioni dello studio di fase III QUARTZ per una dose inferiore di QMF149, e forniscono ulteriori evidenze dei benefici di questo trattamento combinato per l'intera gamma di dosi. Non vediamo l'ora di annunciare altri dati del programma di sviluppo clinico PLATINUM”.
L'incidenza complessiva di eventi avversi (EA) e di EA gravi nello studio PALLADIUM è risultata comparabile tra i gruppi di trattamento, e coerente con i profili di sicurezza noti dei singoli componenti1. I risultati dettagliati dello studio PALLADIUM saranno presentati in occasione dei prossimi congressi medici. Come annunciato in precedenza, la richiesta di autorizzazione per QMF149 è stata accettata per la revisione da parte dell'Agenzia europea per i medicinali all'inizio di quest'anno.
Informazioni su QMF149 (indacaterolo acetato e mometasone furoato)
La combinazione di indacaterolo acetato e mometasone furoato (IND/MF) è attualmente in fase di sviluppo per il trattamento di pazienti con asma non controllato (la cui vita rimane negativamente influenzata dall'asma nonostante il trattamento in corso), e la richiesta di autorizzazione per questa combinazione sperimentale in monosomministrazione inalatoria giornaliera è stata recentemente ammessa all’esame dell'Agenzia europea per i medicinali (EMA). QMF149 combina l’azione di broncodilatazione dell'ultra-LABA indacaterolo acetato (un beta agonista a lunga durata d'azione, LABA) all'azione antinfiammatoria del mometasone furoato (un ICS) in una formulazione precisa in monosomministrazione, erogata tramite il dispositivo con conferma della dose inalata Breezhaler®. Il mometasone furoato è concesso in licenza esclusiva a Novartis da una controllata di Merck & Co. Inc., Kenilworth, NJ, USA, per l'utilizzo in QMF149.
Informazioni su QVM149 (indacaterolo acetato, glicopirronio bromuro e mometasone furoato)
La combinazione di indacaterolo acetato, glicopirronio bromuro e mometasone furoato (IND/GLY/MF) è attualmente in fase di sviluppo per il trattamento di pazienti con asma non controllato (la cui vita rimane negativamente influenzata dall'asma nonostante il trattamento in corso con LABA/ICS), e la richiesta di autorizzazione per questa combinazione sperimentale in monosomministrazione inalatoria giornaliera è stata recentemente ammessa all’esame dell'Agenzia europea per i medicinali (EMA). Questa formulazione combina una broncodilatazione completa, esercitata dall’indacaterolo acetato (un beta-agonista a lunga durata d'azione, LABA) e dal glicopirronio bromuro (un antagonista muscarinico a lunga durata d'azione, LAMA), all'azione antinfiammatoria del mometasone furoato (un corticosteroide per via inalatoria [ICS] ad alta o media dose) in una formulazione precisa in monosomministrazione, erogata tramite il dispositivo con conferma della dose inalata Breezhaler®. Nell'Aprile 2005, Sosei Heptares e Vectura hanno concesso in licenza esclusiva a Novartis il glicopirronio bromuro e i diritti di proprietà intellettuale per alcuni suoi usi e formulazioni. Il mometasone furoato è concesso in licenza esclusiva a Novartis da una controllata di Merck & Co. Inc., Kenilworth, NJ, USA, per l'utilizzo in QVM149 (in tutto il mondo, esclusi gli Stati Uniti).
Informazioni sull’asma non controllato
I pazienti asmatici che hanno uno scarso controllo dei sintomi o frequenti riacutizzazioni nonostante la terapia attuale possono essere considerati non controllati. Le linee guida internazionali, come i criteri ERS/ATS sviluppati da European Respiratory Society/American Thoracic Society Task Force, e la Global Initiative for Asthma (GINA), forniscono definizioni esatte in base alla frequenza dei sintomi, dell’uso di farmaci al bisogno, della limitazione dell'attività e degli episodi di riacutizzazione4,6. Nonostante la terapia in corso, oltre il 40% dei pazienti con asma in stadio GINA 3 e oltre il 45% dei pazienti con asma in stadio GINA 4-5 rimangono non controllati5,6. I pazienti asmatici non controllati possono minimizzare o sottovalutare la gravità della loro malattia, e sono maggiormente a rischio di riacutizzazione, ricovero ospedaliero o morte7,8,9. Alcune questioni ancora irrisolte, come un trattamento non adatto, problemi di sicurezza con i corticosteroidi orali, e la non idoneità al trattamento con farmaci biologici, hanno creato un’esigenza medica non soddisfatta relativamente all’asma10,11.
Bibliografia
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