Secondo la CGIA, fra fisco, lavoro, pratiche amministrative e norme alimentari, imprese e autonomi sono sottoposti ad una molteplicità di ispezioni da parte di tante autorità diverse e necessitano di una semplificazione della normativa e dei controll
Secondo la CGIA, fra fisco, lavoro, pratiche amministrative e norme alimentari, imprese e autonomi sono sottoposti ad una molteplicità di ispezioni da parte di tante autorità diverse e necessitano di una semplificazione della normativa e dei controlli
Professionisti e autonomi vengono letteralmente tartassati dai controlli: in media 1 ogni 3 giorni in un anno . Lo rivela una elaborazione periodica dell' Ufficio studi della CGIA , associazione che rappresenta le imprese artigiane e le PMI del Veneto. Si stima infatti che in media le PMI e le cosiddette partite IVA siano passibili di ricevere 122 controlli l' anno da parte di 19 autorità diverse (INPS, INAIL, Ispettorato Nazionale del Lavoro, Agenzia delle Entrate, Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Guardia di Finanza, Aziende/Unità sanitarie locali, Vigili del Fuoco, Camere di Commercio, Autorità garante della Privacy, Carabinieri forestali, NAS, Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri, Siae ecc.).
Come si è giunti a questo risultato? Innanzitutto, il quadro legislativo generale è stato suddiviso in quattro grandi aree - ambiente e sicurezza, fisco, contrattualistica, amministrativo - ed in seguito per ciascuna di esse è stato calcolato il n umero dei principali controlli che una piccola azienda può incorrere a seguito dell' attività ispettiva realizzata dagli enti preposti.
"Con un coacervo di norme spesso incomprensibili e in parecchi casi in contraddizione fra loro, qualsiasi imprenditore, soprattutto se piccolo, corre il pericolo di non essere mai in regola con la legge. Pertanto, l' ipotesi di un controllo viene vissuto dal titolare dell' attività come un incubo che rischia di gettare nel panico chiunque", denuncia il coordinatore dell' Ufficio studi Paolo Zabeo , sollecitando una semplificazione normativa ed un alleggerimento della burocrazia e delle ispezioni "sul campo". Salvo sovrapposizioni, nel 2018 il fisco ha controllato 2,9 milioni di contribuenti . Solo in materia fiscale, nel 2018 sono stati effettuati: 520.878 controlli strumentali dalla Guardia di Finanza, 404.355 accertamenti ordinari e parziali automatizzati[5] dall' Agenzia delle Entrate, ulteriori 106.798 verifiche e controlli dalla Guardia di Finanza, ulteriori 31.798 verifiche, controlli e accesso ai documenti da parte dell' Agenzia delle Entrate.
Oltre a queste iniziative, l' Agenzia delle Entrate ha trasmesso 1.901.138 lettere per l' attivazione della compliance (richieste di chiarimenti su irregolarità riscontrate o potenziali). In merito all' intervento degli Ispettori del lavoro, dei Carabinieri per la tutela del lavoro e del personale Inps ed Inail, invece, l' anno scorso l' attività di vigilanza ha interessato complessivamente 164.655 aziende .
Ma la Corte rileva che il rifiuto del dipendente ad adempiere una disposizione di servizio è legittimo se conforme a buona fede, valutando le circostanze del caso concreto
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