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Pronta la piattaforma per gli esami negli studi dei medici di famiglia

Medicina Generale Redazione DottNet | 19/11/2019 19:26

Si chiama Studio Medico 3.0: grazie a un IPad e un sistema di intelligenza artificiale sarà possibile svolgere negli studi dei medici di base esami di primo livello. Test da gennaio

Attraverso un IPad e un sistema di intelligenza artificiale sarà possibile svolgere negli studi dei medici di base esami di primo livello, come elettrocardiogramma, spirometria, holter pressorio e cardiaco, dermo-scan, e monitorare patologie croniche in tempo reale. In questo modo si riuscirà ad abbattere anche le liste di attesa. Tutto questo sarà possibile grazie anche a Studio Medico 3.0, il nuovo progetto presentato a Bari dalla Fimmg durante la tappa del tour nazionale "Adesso basta", il sindacato dei medici di famiglia.

Si tratta di una piattaforma organizzativo/gestionale per potenziare le attività professionali e facilitare l'accesso alle cure dei cittadini, migliorando l'organizzazione delle cure primarie. Attraverso un'App, inoltre, sarà possibile per il cittadino prenotare una visita dal medico di base, ricevere ricette, referti e per il medico, invece, sarà più facile gestire i flussi e i carichi di lavoro quotidiani

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La strumentazione potrà essere finanziata attraverso i 235 milioni previsti nella manovra finanziaria per l'acquisto di strumentazione per i medici di base. Il tour della Fimmg è nato anche con lo scopo di ascoltare le esigenze dei cittadini, a presentare il progetto il segretario generale nazionale della Fimmg, Silvestro Scotti, il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medico, Filippo Anelli, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, Donato Monopoli, segretario regionale della Fimmg eil segretario della Fimmg Bari, Nicola Calabrese. La Puglia - è stato spiegato durante la conferenza stampa - ha già avviato un progetto simile, il Care Puglia 3.0, che prevede l'erogazione di prestazioni di telemedicina come ecg, spirometria, fondo oculare negli studi dei medici di famiglia. La sperimentazione inizierà da gennaio 2020.

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