
Raggiunge parti del cuore estreme, a Torino un paziente salvato
Collegato a una risonanza magnetica, ha individuato una lesione del cuore altrimenti invisibile, salvando la vita a un paziente affetto da una grave aritmia cardiaca ventricolare. Stereotaxis è un robot 'elettricista'; in uso già da alcuni anni, è la prima volta che viene utilizzato in questo modo. "In Europa ci sono quattro centri che utilizzano questo sistema, in Italia è la prima volta", spiega Stefano Grossi, cardiologo dell'ospedale Mauriziano di Torino che ha effettuato l'innovativo intervento.
Stereotaxis ha localizzato le lesioni aritmogene con un mappaggio elettrico del cuore e utilizzando le informazioni estratte dalla risonanza magnetica cardiaca realizzata dalla dottoressa Chiara Lario, presso la Radiologia diretta dal dottor Stefano Cirillo. Il robot, in altre parole, ha permesso di arrivare con estrema precisione alla sede cardiaca malata e a distruggerla attraverso un'ablazione transcatetere, impedendo l'insorgere di nuove aritmie. L'intervento, presso la sala di elettrofisiologia della Cardiologia dell'ospedale Mauriziano diretta dal facente funzione dottor Mauro De Benedictis, è durato quattro ore ed è perfettamente riuscito. Il paziente è già stato dimesso. "Potrà condurre una vita normale - spiega il dottor Grossi - Per un periodo dovrà seguire una terapia e sottoporsi ad alcuni controlli. Per precauzione terrà un apparecchio che segnala aritmie improvvise". L'uomo è tornato a casa. "Questo sistema di utilizzo di Stereotaxis - conclude il cardiologo - ci consente di utilizzare la risonanza magnetica direttamente nell'esecuzione di procedure ablative di aritmie ventricolari complesse. Un sistema che può salvare la vita a numerosi pazienti".
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