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Lo sport protegge il muscolo da atrofia nei malati cancro

Oncologia Redazione DottNet | 17/12/2019 14:00

Studio 'Mario Negri' su una nuova proteina potrebbe aprire la strada alla terapia

Una proteina che si genera attraverso esercizi aerobici, come la corsa, protegge il muscolo dall'atrofia da cancro (cachessia) che porta a morte un paziente su cinque. Lo hanno dimostrato i ricercatori dell'Istituto Mario Negri col supporto di Airc e Fondazione Cariplo, con uno studio su animali appena pubblicato sulla rivista Cancers. Lo studio apre la strada a una possibile nuova terapia che potrebbe allungare la vita ai malati oncologici. Si tratta della proteina musclin, che gli autori dello studio hanno fatto autogenerare ai modelli animali nei quali era stata indotta una forma di tumore, sottoponendoli ad attività fisiche di tipo aerobico. Si stima che la cachessia si verifichi tra il 50-80% dei pazienti in relazione ai diversi tipi di cancro e porti alla morte circa il 20% di essi, attraverso una massiccia perdita di massa muscolare.

"La nostra ricerca - spiega Andrea David Re Cecconi primo autore dello studio - è partita dall'ipotesi che l'esercizio aerobico potesse contrastare la cachessia tramite la secrezione di sostanze chiamate miochine da parte dei muscoli. Interessante notare che la proteina musclin non viene generata nel muscolo a seguito di esercizio fisico anaerobico (come il sollevamento pesi) ma solo aerobico".  "Abbiamo visto che in caso di tumore - spiega Rosanna Piccirillo, capo dell'Unità di Disfunzioni Neuromuscolari del 'Mario Negri' ed esperta di cachessia tumorale - l'esercizio fisico aerobico comporta una ridotta perdita della massa muscolare con un recupero della presenza della proteina musclin nel muscolo e nel plasma. E in caso di mancanza della proteina musclin, è evidente una maggiore perdita muscolare a seguito di crescita tumorale".  "Inoltre, il trattamento locale con musclin a livello del muscolo tibiale, in caso di cachessia - conclude Piccirillo - ha permesso di limitare la riduzione delle fibre muscolari". Una evidenza che "apre nuovi orizzonti per una nuova, possibile terapia per contrastare la cachessia e allungare la vita dei pazienti oncologici. Tramite infusione, infatti, musclin potrebbe risultare benefico per i malati di cancro che non possono praticare esercizio fisico aerobico".

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fonte: Cancers

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