Canali Minisiti ECM

Le terapie agnostiche sono il futuro della lotta contro il cancro

Oncologia Redazione DottNet | 18/12/2019 12:21

Colpiscono selettivamente alcune mutazioni genetiche responsabili di diverse neoplasie

Si chiamano terapie agnostiche e sono l'evoluzione dei farmaci oncologici a bersaglio molecolare. In sostanza, non sono disegnate a priori per un determinato tipo di cancro in un organo, ma vanno a colpire selettivamente alcune mutazioni genetiche, che possono essere responsabili di diverse neoplasie, in vari organi. Per gli esperti rappresentano il futuro della lotta contro il cancro. Di queste terapie si è discusso oggi in un incontro in Senato. Il nuovo approccio è valido sia per le terapie immunologiche basate su anticorpi monoclonali, che condividono lo stesso meccanismo d'azione (risvegliare la risposta immunitaria contro il tumore) e che quindi funzionano su tumori diversi per caratteristiche istologiche e per localizzazione, sia per alcuni nuovi farmaci chimici, che hanno come bersaglio target molecolari presenti su cellule maligne di tumori differenti.

L'arrivo dei trattamenti agnostici rappresenta l'inizio di un nuovo modo di pianificare le terapie: i test genetici o la definizione di altre caratteristiche molecolari potranno aiutare a decidere quali trattamenti sono più indicati per un paziente con un tumore, indipendentemente dalla localizzazione o da come appare al microscopio, e i test molecolari diventeranno l'elemento essenziale per la pianificazione dei trattamenti. "L'arrivo dell'immunoterapia e delle terapie mirate a bersagli molecolari - spiega Stefano Vella (nella foto), dell'Università Cattolica di Roma - sta già cambiando la filosofia della terapia dei tumori. Ma le terapie oncologiche agnostiche rappresentano un punto di svolta, soprattutto concettuale. Siamo solo all'inizio, ma il futuro è questo. I clinici e i pazienti chiedono alle istituzioni velocità nel riconoscere il valore di queste innovazioni e di renderle accessibili con equità". Mentre per Walter Ricciardi, presidente del Mission board for cancer, sfide come "l'innovazione terapeutica, se non vengono gestite anziché ridurre le disuguaglianze rischiano di aumentarle. Serve un intervento coordinato dall'Europa, ma che ogni Paese deve realizzare adattandolo al proprio contesto".

Commenti

I Correlati

Acalabrutinib–venetoclax con o senza obinutuzumab ha prolungato significativamente la sopravvivenza libera da progressione rispetto alla chemioimmunoterapia

L'intervento, durato 10 ore, è stato eseguito all'ospedale Molinette della Città della Salute di Torino

Un’importante considerazione riguarda la possibilità di anticipare l’indicazione allo screening del tumore del colon-retto nei più giovani

"L'incidenza di tumori quali ad esempio mammella e del tratto gastrointestinale aumenta in presenza di obesità e sovrappeso. Fondamentali attività fisica, lotta a fumo e alcol"

Ti potrebbero interessare

Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia

Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti

Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica

I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib

Ultime News

Più letti