Lo rileva una ricerca della Aarhus University, in Danimarca, pubblicata su Jama Network Open
Non solo a cuore e polmoni. L'inquinamento atmosferico può nuocere anche al cervello. E accade in particolare con l'esposizione sin dalla più tenera età. Il legame è stato accertato da alcuni studi, l'ultimo dei quali della Aarhus University in Danimarca e pubblicato su Jama Network Open. Tale ricerca si sofferma proprio sull'esposizione sin da piccoli e rileva che i bambini che crescono in aree con forte inquinamento atmosferico hanno un rischio maggiore di sviluppare la schizofrenia.
Lo studio ha preso in esame i dati di 23.355 persone, 3531 delle quali hanno sviluppato schizofrenia, seguite a partire dai 10 anni e di cui tramite dei registri sono stati ricostruiti gli indirizzi di residenza e valutato l'inquinamento in zona durante la crescita. "La ricerca - spiega l'autrice senior Henriette Thisted Horsdal - mostra che maggiore è il livello di inquinamento atmosferico, maggiore è il rischio di schizofrenia.
Un altro maxi studio pubblicato di recente su Plos Biology, su dati di oltre 151 milioni di persone, ha mostrato in generale un collegamento tra aria inquinata e depressione e problemi mentali (come disturbo bipolare, schizofrenia, disturbi della personalità e depressione maggiore), mentre una ricerca sulla rivista Pnas ha mostrato che lo smog, l'inquinamento da traffico urbano, potrebbe aumentare il rischio di ammalarsi di demenza: vivere nelle aree cittadine più inquinate aumenta del 40% il rischio. Secondo un ulteriore studio, pubblicato sempre su Pnas, inoltre, lo smog offusca la mente e può pregiudicare anche l'intelligenza: ha un impatto negativo sulle capacità cognitive che, peraltro, peggiora con l'età.
fonte: Jama Network Open
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