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L'Agenzia Europea ha approvato 66 farmaci nuovi nel 2019

Farmaci Redazione DottNet | 10/01/2020 18:43

Trenta sono con nuovi principi e due antibiotici per batteri resistenti

Ben 66 farmaci approvati, di cui 30 con un nuovo principio attivo mai precedentemente autorizzato nell'Unione Europea, 7 per la cura delle malattie rare, 5 biosimilari, uno derivato dalla cannabis, una terapia genica, due antimicrobici per infezioni resistenti e un vaccino, quello contro il virus Ebola. Questi i farmaci approvati nel 2019 dall'Agenzia Europea dei Medicinali (Ema) che, prima di arrivare ai pazienti, dovranno ricevere il via libera delle agenzie regolatorie dei singoli Stati. 

Dal report 'Human medicines highlights 2019' pubblicato sul portale online, emerge che le aree terapeutiche maggiormente interessate sono state l'ematologia, l'oncologia, la neurologia, l'endocrinologia e le malattie infettive. In quest'ultima area, la raccomandazione all'approvazione ha riguardato 6 farmaci: un antibiotico per il trattamento delle infezioni della pelle resistenti dovute a ulcere o ferite (Quofenix); un antibiotico per infezioni resistenti del tratto urinario (Recarbrio); tre antivirali per l'HIV (Atazanavir Krka, Trogarzo e Dovato); due generici per infezioni fungine (Posaconazole Accord e Posaconazole AHCL) e un antivirale per il trattamento dei casi gravi e complicati di influenza (Dectova).

  Tra i farmaci "che rappresentano progressi significativi nelle loro aree terapeutiche", l'Ema segnala il primo trattamento indipendente dall'istologia in UE per i tumori solidi con fusione genica NTRK (Vitrakvi); un trattamento sostitutivo per la dipendenza da oppioidi (Sixmo), che consiste in un impianto che rilascia bassi livelli di buprenorfina nel corpo per sei mesi; un farmaco per il trattamento delle convulsioni associate a due rare forme di epilessia, che è anche il primo derivato dalla cannabis a ricevere un parere positivo dall'UE (Epidyolex).

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E, ancora, il primo trattamento per le ipoglicemie che può essere somministrato senza iniezione (Baqsimi) e una terapia avanzata per la beta talassemia (Zynteglo) che permette di eliminare o ridurre le trasfusioni di sangue per chi non ha disponibile nessun donatore per un trapianto di cellule staminali.

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