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Aritmia ventricolare curata con protoni, prima volta al mondo

Cardiologia Redazione DottNet | 23/01/2020 13:58

Cnao di Pavia, colpito solo il punto che causava i battiti irregolari

L'intervento è stato effettuato al Cnao di Pavia su un paziente di 73 anni, affetto da una grave forma di cardiomiopatia dilatativa, che era stato trasferito a Pavia da un ospedale milanese dove era ricoverato per aritmie ventricolari e ripetuti arresti cardiaci. Per la prima volta al mondo un' aritmia ventricolare è stata trattata con un fascio di protoni che ha colpito, in modo mirato e con un ridottissimo impatto sui delicati tessuti circostanti, la parte del cuore responsabile dei battiti cardiaci irregolari.

L'operazione, realizzata in collaborazione con la Fondazione Irccs Policlinico San Matteo, è stata eseguita al Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica, una delle 6 strutture al mondo dotate di acceleratori capaci di generare fasci di protoni e ioni carbonio, utilizzati in genere per la cura dei tumori radioresistenti e non operabili. Dopo l'intervento il paziente è stato tenuto sotto stretto monitoraggio al San Matteo: pochi giorni fa è stato finalmente dimesso dalla Cardiologia in buone condizioni generali, in buon compenso cardiocircolatorio ed è stato possibile trasferirlo presso un reparto per la riabilitazione.

  "La scelta di utilizzare l'adroterapia con protoni, forma avanzata di radioterapia per la cura dei tumori, per il trattamento di una patologia cardiaca - si legge in un comunicato di Cnao e San Matteo - è nata dalla necessità di contrastare una forma particolarmente aggressiva di aritmia ventricolare che non aveva risposto efficacemente sia ai trattamenti tradizionali sia a quelli più avanzati (plurimi farmaci, ablazione invasiva tramite radiofrequenza e chirurgia toracica sul sistema nervoso cardiaco) e che determinava nel paziente continue e pericolose alterazioni del ritmo cardiaco".

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"L'intervento di Pavia risulta essere il primo al mondo sull'uomo e i primi risultati sono davvero incoraggianti - sottolinea Roberto Rordorf, responsabile dell'Unità di Aritmologia della Cardiologia del Policlinico San Matteo, diretta dal prof. Luigi Oltrona Visconti -. Per questo motivo insieme al Cnao stiamo valutando la fattibilità di uno studio clinico sperimentale". "Per il Cnao si tratta di una via del tutto nuova - aggiunge Gianluca Vago, presidente del Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica -, ma che conferma la straordinaria potenzialità di questa forma di radioterapia anche al di fuori della sua applicazione in campo oncologico, vocazione per cui è nato il nostro Centro, e lo spirito di piena collaborazione con il mondo della cura italiano ed internazionale che lo anima".

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