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Il latte materno è una barriera protettiva contro le allergie

Medicina Interna Redazione DottNet | 29/01/2020 13:30

Gli esperti rilevano che la forma più frequente tra i bambini italiani è la rinite allergica che colpisce il 35% dei ragazzi delle scuole medie inferiori

l latte materno è la prima, importante barriera protettiva contro le varie forme di allergia che, in Italia, colpiscono circa 1 bambino su 4. Se ne parla nel nuovo numero di "A Scuola di Salute" il magazine digitale a cura dell'istituto Bambino Gesù per la Salute, con indicazioni per prevenzione, dall'allattamento al seno all'introduzione nella dieta di mamme e bebè di prebiotici e probiotici. Gli esperti rilevano che la forma più frequente tra i bambini italiani è la rinite allergica che colpisce il 35% dei ragazzi delle scuole medie inferiori; seguono l'asma allergico, la dermatite atopica e le allergie alimentari.

Negli ultimi decenni queste malattie hanno registrato un'impennata soprattutto nei Paesi occidentali dove alcuni fattori, come l'igiene sempre più accurata e l'alto livello di inquinamento favoriscono l'insorgenza o il peggioramento. Anche la predisposizione genetica ha un ruolo: la percentuale di rischio sale al 30% se uno dei genitori è allergico; se lo sono entrambi arriva anche all'80%.

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Il latte materno contiene sostanze (anticorpi specifici, batteri, zuccheri complessi ad azione sul microbioma intestinale e sul sistema immune del neonato, acidi grassi essenziali) in grado di proteggere dalle infezioni e dalla comparsa di diverse malattie, tra cui le quelle allergiche. Quando il latte della mamma non è disponibile, ai bimbi a rischio di sviluppare allergie, in particolare alle proteine del latte vaccino, si raccomandano prodotti sottoposti a un procedimento (idrolisi) che provoca la scissione delle proteine riducendone la capacità di indurre reazioni allergiche. Un'altra strategia è l'introduzione nella dieta di mamme e bambini di prebiotici e probiotici. "I probiotici - precisa Alessandro Fiocchi, responsabile di Allergologia del Bambino Gesù - se somministrati alla mamma nell'ultimo trimestre di gravidanza, possono ridurre la frequenza di eczema nel lattante del 15%; durante l'allattamento del 10%; se somministrati al bambino - ad esempio nel latte formulato - possono ridurre la frequenza di eczema del 5%". 

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