Uno studio su Frontiers in Neurology ha evidenziato il rischio di effetti collaterali visivi persistenti, come la sensibilità alla luce e la compromissione della visione dei colori
Il sildenafil è comunemente usato per trattare la disfunzione erettile ed è generalmente considerato sicuro con effetti collaterali limitati. Tuttavia, un recente studio su Frontiers in Neurology ha evidenziato il rischio di effetti collaterali visivi persistenti, come la sensibilità alla luce e la compromissione della visione dei colori, negli uomini che hanno assunto la più alta dose raccomandata di Viagra.
Mentre questi effetti sembrano essere rari, la ricerca suggerisce che i neofiti del Viagra dovrebbero iniziare con una dose più bassa prima di aumentarla, se necessario. Originariamente sviluppato come trattamento per la pressione alta, il farmaco dilata i vasi sanguigni e rilassa la muscolatura del pene, facilitando il raggiungimento e il mantenimento dell'erezione.
Tutti e 17 i pazienti avevano assunto il sildenafil per la prima volta e tutti avevano assunto la dose massima raccomandata di 100 mg. A nessuno degli uomini era stato prescritto il farmaco. Gli effetti collaterali visivi sono iniziati dopo che il farmaco ha avuto effetto ed erano ancora presenti quando gli uomini sono arrivati alla clinica 24-48 ore dopo.I medici della clinica hanno condotto vari test oculari e hanno monitorato i pazienti nel tempo per vedere come si sono sviluppati i loro sintomi. Fortunatamente, in tutti i 17 i sintomi si erano dissolti entro 21 giorni, ma questa è stata senza dubbio un'esperienza difficile.
fonte: Frontiers in Neurology
Pubblicata in Gazzetta Ufficiale l’approvazione AIFA che segna un cambio di paradigma nella cura di una neoplasia rara e aggressiva e con poche alternative terapeutiche
L'inchiesta di Altroconsumo smonta il marketing che lega caldo e carenze minerali: il sudore in genere non causa perdite significative di magnesio e potassio e le carenze legate alla dieta sono improbabili
I pazienti affetti da nmHSPC con BCR ad alto rischio possono essere trattati con enzalutamide di Astellas in associazione o meno a una terapia con analoghi dell’ormone di rilascio delle gonadotropine (GnRH)
Per colite ulcerosa, sclerosi multipla e fibrosi cistica
Via libera da Aifa, riduce i sintomi intestinali senza l'uso di steroidi
Lo studio sperimentale di fase III è stata la più ampia sperimentazione sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF) ad oggi mai condotta, in corso presso circa 400 centri e in oltre 30 Paesi
Lo rivela la prima analisi globale sull'argomento pubblicata sulla rivista The Lancet e condotta dal Global Research on Antimicrobial Resistance (Gram) Project
La dose giornaliera del farmaco contro il diabete ha preservato la cognizione e ritardato il declino di alcuni tessuti
Commenti